AFRICA/ZIMBABWE - La Chiesa non può sottrarsi dal soccorre le vittime della tratta degli essere umani

sabato, 21 marzo 2020 tratta esseri umani   ordini religiosi  


Harare (Agenzia Fides) – La lotta alla tratta degli esseri umani è stato al centro della Conferenza Regionale sul Traffico degli esseri umani all'Università dei Gesuiti di Arrupe ad Harare, Zimbabwe. La conferenza è stata organizzata dal Forum africano per l'insegnamento sociale cattolico (AFCAST) e vi hanno partecipato diversi protagonisti impegnati nella lotta contro la tratta compresi i governi dello Zimbabwe e degli Stati Uniti, istituzione religiose, incluse quelle musulmane, e membri della società civile. Tenutosi il 18 marzo l'incontro, al quale ha preso parte anche una delegazione dell’IMBISA (Associazione Interregionale dei Vescovi dell’Africa Australe), ha dovuto tenere conto della minaccia del coronavirus. È stato fatto tutto il possibile per proteggere i partecipanti dall'infezione.
I lavori sono stati aperti da suor Janice McLaughlin della Suore Maryknoll, tra le fondatrici dell’AFCAST. La religiosa ha denunciato che la tratta sta distruggendo la vita di molte persone, specialmente giovani e ancor più giovani donne.
Nel corso dei lavori alcuni sopravvissuti della tratta hanno raccontato il loro calvario. In genere queste persone sono state ingannate con la promessa di un lavoro redditizio nei Paesi del Medio Oriente. Ma la tratta degli esseri umani avviene anche nella regione dell'Africa australe e all'interno dei confini di ogni Paese della stessa.
Occorre rafforzare la consapevolezza su questo crimine e i partecipanti hanno quindi riconosciuto la necessità di una formazione permanente e consapevolezza sui suoi pericoli. Tanto più che questa ignoranza è visibile anche tra i cristiani e le persone istruite. Il dolore delle persone vittime della tratta prosegue oltre al periodo nel quale sono state ridotte in schiavitù dai loro rapitori. A volte vengono respinte anche dai propri parenti e dalla propria comunità una volta fuggite dai trafficanti. Le cicatrici emotive e psicologiche possono rimanere a lungo.
La Chiesa ha il dovere di assistere queste persone. Per questo motivo, i Vescovi dell'IMBISA hanno preso l’impegno di accrescere la diffusione di informazioni sulla protezione di minori e persone vulnerabili. (L.M.) (Agenzia Fides 21/3/2020)


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