ASIA/CINA - I cattolici ricordano un giovane sacerdote e missionario cinese d’etnia tibetana, che ha speso la vita per il Vangelo

sabato, 25 gennaio 2020 evangelizzazione   preghiera   missione  

Di Qing (Agenzia Fides) – Tutti lo ricordano come un uomo santo e come un ardente missionario: nella notte del 17 gennaio, festa di Santo Antonio Abate, eremita, uomo di vita solitaria e di preghiera, è tornato nella casa del Padre, all’età di 39 anni, il sacerdote cinese don Giuseppe Ma Zha Xi, che ha condotto la sua vita ispirandosi al santo, nella preghiera quotidiana, aspirando soltanto alla vicinanza di Dio. Don Giuseppe ha vissuto in modo solitario (dove viveva e lavorava è un zona sperduta), in povertà (unico “lusso” era la moto che lo aiutava ad attraversare la montagna) e nella costante orazione. Giovani sacerdote di etnia tibetana cinese, ha dedicato tutta la sua vita all’evangelizzazione della Prefettura autonoma tibetana di Di Qing della provincia sud-ovest di Yun Nan.
Si era fatto “granello di senape”, facendo della sua vita una radicale testimonianza e una missione di Cristo nella immensa zona del territorio di quella Prefettura, senza badare minimamente se stesso. Un tumore violento al fegato ha messo fine alla sua giovane vita. Come dicono i fedeli che lo hanno conosciuto, “don Giuseppe è uno che si può permettere di dire con orgoglio le parole dell’apostolo Paolo: ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
Secondo don Peter Zhao vicario dell’Arcidiocesi di Pechino, “il sacerdote ha lavorato tantissimo per evangelizzazione, integrandosi e vivendo a contatto con la gente delle montagne, tenendo sempre il Signore, il Vangelo, la Chiesa e fedeli nel suo cuore. E’ stato un vero modello per i sacerdoti cinese di oggi”. Ora sui siti web, i social network, i blog cattolici cinesi, vi sono le foto e il racconto di questo giovane sacerdote tibetano, che percorreva con la moto strade fangose e impervie solo per il servizio pastorale e di evangelizzazione.
Don Giuseppe Ma Zha Xi è nato nel 27 febbraio 1981, è entrato nel seminario minore della diocesi di Kun Ming, capoluogo della provincia nel 2006. E’ stato trasferito nel Seminario maggiore regionale di sud-ovest a Si Chuan nel 2008, ha ottenuto la laurea in teologia nel 2014, è stato ordinato sacerdote nel giungo 2016. Subito dopo l’ordinazione, ha cominciato il servizio pastorale nella zona tibetano di Yun Nan. La parrocchia dove lavorava è composta dai parrocchiani esclusivamente di etnia tibetana.
Quando le campane suonavano, la domenica, per annunciare l’inizio della santa messa, tutti i fedeli del villaggio si radunavano insieme intorno loro giovane zelante e simpatico parroco per rendere gloria al Signore. Per prendersi cura delle comunità dei fedeli, saliva in sella a una moto e quotidianamente attraversava sentieri di montagna, percorrendo molti chilometri, visitando malati, portando l’Eucarestia. Dicono i fedeli della sua comunità: “Non si è mai fermato o scoraggiato, è stato un uomo di Dio e un vero missionario, sempre pronto con un sorriso a spargere il seme del Vangelo”. (NZ) (Agenzia Fides 25/01/2020)


Condividi: