OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Giubileo della beatificazione di Peter ToRot, un esempio per tutti

lunedì, 20 gennaio 2020

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Kavieng (Agenzia Fides) – “La difesa del sacramento del matrimonio come via di santità coniugale è stata la motivazione principale che ha condotto alla beatificazione di Peter ToRot” ha detto mons. Rochus Tatamai MSC, Vescovo di Kavieng - Lorengau e presidente della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, in occasione della celebrazione del Giubileo d’argento del Beato e martire, innalzato alla gloria degli altari 25 anni fa, laico e primo beato della Papua Nuova Guinea.
Nella sua omelia il Vescovo, che è anche nipote del beato, ha parlato a lungo della vita e del martirio di Peter ToRot, additandolo a tutti i fedeli come “esempio di vita cristiana” da seguire. Dalla sua storia e dalla sua vicenda il Vescovo ha tratto spunti utili per i catechisti, parlando del sacramento del matrimonio e della vita familiare, e soffermandosi sui rapporti tra fede e cultura.
La messa del Giubileo è stata un momento di grande devozione e partecipazione di fedeli: il coro e un gruppo di giovani donne hanno guidato la processione dell'offertorio con una danza e una melodia tradizionali delle Isole Duke of York, nella provincia della Nuova Britannia orientale. Tra i partecipanti anche un consistente gruppo di fedeli delle parrocchie dell'arcidiocesi di Port Moresby e membri di varie congregazioni religiose. Le celebrazioni principali del Giubileo si sono svolte nel villaggio di Rakunai venerdì 17 gennaio 2020, sono state coordinate dalla “Blessed Peter ToRot Foundation Inc”, una organizzazione laica fondata nel 1996 per promuovere la vita e il lavoro del Beato e per sostenere l'Arcivescovo di Rabaul nella causa della canonizzazione.
La presenza e il messaggio del Beato ha anche varcato i confini della Papua Nuova Guinea ed è giunto in Australia: il 19 gennaio il Cardinale Ribat ha benedetto una cappella dedicata a Peter ToRot nel Santuario di Nostra Signora Aiuto dei Cristiani, nella Marian Valley, a Brisbane.
Il beato Peter ToRot, catechista del villaggio di Rakunai nella penisola di Gazelle, provincia orientale della Nuova Britannia, fu ucciso dai giapponesi nel 1945, verso la fine della Seconda guerra mondiale, per essersi rifiutato di interrompere le sue attività di catechista e testimone della fede. In particolare ToRot difese la santità del matrimonio, sfidando così la pratica della poligamia, autorizzata dai giapponesi. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò ufficialmente martire per la fede il 17 gennaio 1995 nel corso della cerimonia di beatificazione a Port Moresby. (AP) (20/1/2020 Agenzia Fides)


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