AMERICA/ARGENTINA - Negoziare il debito estero: per i Vescovi è prioritario risolvere fame e miseria di milioni di argentini

sabato, 4 gennaio 2020 fame   sicurezza alimentare   situazione sociale   chiese locali  

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Negoziare il debito estero: per i Vescovi è prioritario risolvere fame e miseria di milioni di argentini

Buenos Aires (Agenzia Fides) – Nel suo primo messaggio dell'anno, la Commissione episcopale della Pastorale sociale argentina ha chiesto di dare priorità nel paese ai debiti sociali e alla "protezione dei più vulnerabili", come passo precedente a quello di "onorare gli impegni sul debito estero". L'organismo, presieduto dal Vescovo di Lomas de Zamora, Mons. Jorge Lugones, ha avvertito che oggi nel paese “sorge il dilemma di pagare sulla fame e la miseria di milioni di compatrioti o cercare una strada che, senza mancare di onorare i debiti, anteponga la crescita dell’economia, l’equilibrio dei conti pubblici e l’attenzione ai più bisognosi, prima di fare fronte agli impegni del debito”.
Nel messaggio, pervenuto a Fides, si sottolinea che la Chiesa non ignora il problema, poiché influisce sulla vita di molte persone, e insiste in diverse occasioni che "gli obblighi emergenti dalle situazioni create dal debito estero non possono e non devono evitare la visione etica degli impegni con i debiti sociali che derivano, appunto, da un ordine economico che ha privilegiato la speculazione finanziaria sulla produzione e sul lavoro dignitoso". I Vescovi della Commissione sostengono che "il debito sociale è il grande debito degli argentini, non è solo un problema economico o statistico". "Dietro le statistiche ci sono volti e storie di sofferenza e di lotta per sopravvivere", inoltre “si tratta soprattutto di un problema etico che ci colpisce nella nostra dignità più essenziale".
Secondo le informazioni inviate a Fides dalla Conferenza Episcopale Argentina, i membri di questa Commissione sono stati ricevuti dal neo presidente Alberto Fernández presso la Casa Rosada prima di Natale (vedi Fides 19/12/2019).
"Desideriamo che, affrontando la questione del debito estero, il nostro paese diventi protagonista del proprio destino per definire il proprio sviluppo culturale, civile, sociale ed economico, al fine di costruire e rafforzare un modello che abbia come asse centrale produzione e lavoro" prosegue il testo della Commissione, che aggiunge: "il debito non può essere soddisfatto al prezzo di un soffocamento dell'economia di un paese". La Commissione episcopale esorta, infine, a "approfondire le azioni basate sull'etica della solidarietà, dell'istruzione e del dialogo sociale, mettendo al primo posto l'incontro settoriale, il lavoro, la dignità delle famiglie e la crescita economica".
Dopo l'annuncio dell'imminente negoziazione del debito estero, Fides ha ricevuto dalla Cáritas Argentina, una dichiarazione, firmata dal suo presidente Mons. Carlos Tissera, Vescovo di Quilmes, in cui esprime l'adesione della Cáritas alla dichiarazione della Commissione della Pastorale sociale, e sollecita che la dignità umana sia al centro della discussione economica. La Caritas ha ricordato anche le cifre della povertà e miseria in cui vivono sempre di più le famiglie argentine (vedi Fides 06/12/2019).
(CE) (Agenzia Fides 04/01/2020)


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