AFRICA/CIAD - “Non scoraggiamoci: lottiamo per costruire un Paese migliore” esortano i Vescovi nel loro Messaggio natalizio

sabato, 4 gennaio 2020 vescovi  

N’Djamena (Agenzia Fides) - “Questo messaggio vuole essere ancora una volta la voce dei senza voce e dare il nostro contributo per costruire il Paese nella giustizia e in pace” affermano i Vescovi del Ciad nel loro Messaggio natalizio, il cui testo è pervenuto all’Agenzia Fides.
“Notiamo infatti che si sollevano poche voci per denunciare i vizi etici e politici che sembrano ora diventati la norma nella società, e per il governo e la gestione del nostro Paese” afferma il Messaggio, che richiama l’urgenza “di reagire se si vuole evitare di compromettere il futuro del Paese e aggravare la violenza che minaccia la pace sociale”.
I Vescovi ricordano che le religioni “danno un contributo essenziale alla vita delle persone e della società” e per questo “le fedi religiose non devono incitare al disprezzo degli altri, all'ingiustizia, alla violenza, all'omicidio e ancor meno alla guerra, perché un credente nel Dio Creatore non può voler danneggiare nessuna delle sue creature”. “Dio vuole la pace, la giustizia e il benessere per tutti. Non è ciò che la Bibbia e il Corano ci insegnano quando andiamo in chiesa, al tempio o alla moschea?"
“Trovare la verità della religione è essenziale per trovare la verità della politica” rimarca il documento, che cita i mali che affliggono il Ciad: corruzione, non rispetto delle leggi da parte degli stessi funzionari governativi, sfruttamento delle risorse naturali….
“Questo vale per le comunità, ma anche per ognuno di noi: non abbiamo una coscienza che deve discernere il bene dal male?” chiedono i Vescovi. “La coscienza dei credenti deve essere formata ma questo non sembra essere una grande preoccupazione per molti leader religiosi”.
“È vero che non mancano ragioni per scoraggiarsi e persino per rinunciare alle nostre responsabilità, ma non abbiamo il diritto di farlo perché saranno le nostre famiglie e i nostri figli a pagare il prezzo” sottolineano i Vescovi, che concludono: “La nostra fede cristiana e il sostegno della nostra comunità di credenti ci danno una forza che ci aiuta a superare le difficoltà esterne, ma anche il nostro egoismo. Gesù, nostro Maestro e Salvatore, di cui celebriamo la nascita, non ha rinunciato alla sua missione anche se lo ha portato alla croce, perché dopo la croce c'è la risurrezione”. (L.M.) (Agenzia Fides 4/1/2020)


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