AMERICA/ARGENTINA - Sedici milioni di argentini sono poveri, la Chiesa chiede un patto sociale per assisterli

venerdì, 6 dicembre 2019 povertà   chiese locali   imprenditoria   lavoro  

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Sedici milioni di argentini sono poveri, la Chiesa chiede un patto sociale per assisterli

Buenos Aires (Agenzia Fides) – La Commissione episcopale per la pastorale sociale, presieduta da Mons. Jorge Rubén Lugones, S.J., Vescovo di Lomas de Zamora, ha ricevuto mercoledì 4 dicembre i rappresentanti della "Mesa de dialogo por el trabajo y la vida digna" (Tavolo di dialogo per il lavoro e la vita degna), associazione che comprende i principali settori del lavoro, della produzione e dell'economia sociale. A meno di una settimana dall’insediamento del nuovo Presidente, Alberto Fernández, che assumerà l’incarico il 10 dicembre, la Chiesa argentina ha voluto presentarsi come un punto di riferimento per un eventuale patto sociale che si occupi dei più poveri.
Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, all'incontro hanno partecipato i rappresentanti dei più importanti gruppi sociali: industriali, lavoratori, economia sociale, settore cooperativo… Tutti hanno convenuto sull’importanza fondamentale del lavoro svolto dalla Pastorale sociale per dare vita a questo spazio di incontro, dialogo e proposte, che ha anche permesso di arrivare ad una uscita istituzionale dall’enorme crisi economica e sociale che attraversa il paese. L'incontro ha affrontato la difficile situazione delle istituzioni democratiche in Argentina e ha evidenziato l’importanza del coordinamento della rete creatasi intorno alla Mesa. In conclusione, i rappresentanti della Conferenza episcopale hanno proposto di elaborare e formalizzare un patto sociale per assistere i più poveri.
L'incontro si è svolto in un momento molto delicato per l’Argentina, che ha raggiunto un record negativo: nel terzo trimestre del 2019 il 40.8% della popolazione viene classificato come povero, secondo l'Osservatorio del debito sociale dell'Università Cattolica Argentina (UCA), il quale ha precisato che anche l'indigenza è progredita, raggiungendo quota 8,9%.
Si tratta delle percentuali più alte registrate in Argentina nell'ultimo decennio, facendo sì che "l'ultimo anno di gestione del presidente uscente Maurizio Macri si chiuda con 2,8 milioni di nuovi poveri", riferisce il quotidiano Ambito Financiero, giornale finanziario specializzano in materia. In altre parole, quattro argentini su dieci sono poveri, che significa 16 milioni di persone.
Il rapporto dell'UCA rileva che i motivi della nuova situazione sociale sono dovuti alla crisi economica, che è peggiorata quest'anno, con una nuova svalutazione del peso, una inflazione che chiuderà il 2019 attorno al 54%, oltre alla caduta dei salari e alla recessione. Punto significativo nello studio dell'UCA: l'aumento della povertà nella classe media argentina, cresciuta molto negli ultimi due anni. Nel 2017 era infatti del 4,9%, salendo l'anno successivo all'8,1% e quasi raddoppiandosi nel 2019, fino a raggiungere il 14,2%.
(CE) (Agenzia Fides, 06/12/2019)


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