AMERICA/BOLIVIA - Appello dei religiosi all’unità dei boliviani e alla non-violenza

mercoledì, 30 ottobre 2019 elezioni   comunità religiose   situazione sociale   politica   chiese locali  

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Appello dei religiosi all’unità dei boliviani, alla non violenza e ad una risposta delle autorità

Sucre (Agenzia Fides) – "La Conferenza boliviana dei religiosi e religiose (CBR), sezione di Sucre, seguendo le orme di Cristo come luce del mondo e dopo un'approfondita analisi della nostra realtà che stiamo attraversando, si unisce e accompagna il grido di giustizia, trasparenza, democrazia, verità e libertà del popolo boliviano": con queste parole inizia la dichiarazione pervenuta a Fides che è stata pubblicata ieri. Nel documento la CBR chiama prima di tutto all’unità dei boliviani, poi invita la comunità cattolica a organizzare momenti pubblici di preghiera per coinvolgere il popolo boliviano. Subito dopo fa un appello alla non violenza, invitando le autorità a dare una soluzione chiara e sincera ai problemi urgenti del paese.
"Vogliamo ricordare alle nostre autorità nazionali che governano che sono rappresentanti di un'intera nazione, di quelli che vivono in città e di quelli che vivono nelle zone rurali o in campagna, non vogliamo più odio o divisione tra fratelli" scrive la CBR. "Siamo insieme a tutto il popolo boliviano e alle sue richieste di pace, unità, democrazia, libertà, trasparenza, equità, giustizia e verità" sottolinea ancora il testo dei religiosi. Nella Per concludere, la CBR invita "i nostri fratelli delle forze armate e della polizia nazionale, ad unirsi al popolo boliviano e a non agire contro di esso. Chiediamo al governo nazionale di rispettare il voto popolare e la democrazia, espressi nelle ultime elezioni nazionali, non le frodi elettorali".
In Bolivia c’è ancora molta tensione fra gruppi di opposizione e governo; ai primi si sono uniti molti settori sociali a causa della mancanza trasparenza delle elezioni. Negli ultimi tre giorni si sono susseguite manifestazioni e scontri tra i fedelissimi del presidente Evo Morales e chi contesta i risultati delle elezioni del 20 ottobre. Infatti dopo una pausa temporale breve ma non prevista, è stata annunciata la riconferma di Morales per il quarto mandato.
La Chiesa cattolica era stata molto chiara: "una nuova candidatura di Morales, alla presidenza dal 2019, provocherebbe non l'unione, ma una frattura. Già c’è divisione, già c’è frattura nel nostro Paese, ma questa scelta probabilmente provocherebbe un allargamento di tale frattura” aveva detto il Segretario generale della Conferenza Episcopale della Bolivia (CEB), Sua Ecc. Mons. Aurelio Pesoa Ribera, O.F.M. (vedi Fides 22/12/2016; 5/10/2017).
(CE) (Agenzia Fides, 30/10/2019)


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