AMERICA/NICARAGUA - Messe vietate nelle scuole, due insegnanti licenziati: la denuncia del Vescovo di Matagalpa

sabato, 19 ottobre 2019 chiese locali   politica   situazione sociale   libertà religiosa   democrazia  

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Messe vietate nelle scuole, due insegnanti licenziati: la denuncia del Vescovo di Matagalpa

Matagalpa (Agenzia Fides) – Il Vescovo di Matagalpa, Mons. Rolando Álvarez, ha denunciato che, attraverso il Ministero della Pubblica Istruzione, il regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo proibisce la celebrazione delle messe nelle scuole pubbliche del Nicaragua per gli alunni degli ultimi gradi, alla fine dell’anno scolastico, come avveniva sempre, e ha confermato il licenziamento di due insegnanti a Ciudad Darío per aver facilitare la partecipazione delle bande musicali scolastiche a manifestazioni religiose.
"Riguardo alle messe, in molte scuole adesso sono vietate, ma a decidere sono i genitori e gli studenti, sono loro che hanno l'ultima parola, e non i direttori delle scuole che le vietano" ha detto il Vescovo il 17 ottobre, durante un programma di riflessione e preghiera che conduce su “Canale cattolico”, una rete televisiva del Nicaragua.
"All'inizio non ci volevo credere, ma scopro che in molte parti del Nicaragua sta accadendo questo, e vorrei persino fare un serio apppello al Ministero della Pubblica Istruzione per riconsiderare questa situazione" ha insistito il Vescovo, secondo le notizie pervenute all’Agenzia Fides. "E’ una mancanza di rispetto verso gli studenti e la comunità scolastica, perché alla fine dell’anno vogliono ringraziare Dio per l'anno trascorso con una messa" ha ribadito, proseguendo: "Dico ancora di più, è una mancanza di rispetto per la libertà di culto".
Quindi, sempre parlando all’emittente televisiva, ha aggiunto che questo non fa altro che creare ulteriore tensione fra studenti e governo. Poi ha concluso dicendo che "è veramente triste sapere che due insegnanti vengono licenziati per aver permesso alla banda musicale della scuola di suonare alla festa di San Michele arcangelo, come è accaduto a Ciudad Dario".
La popolazione del Nicaragua è ancora in attesa di una trattativa internazionale per riprendere le proposte del Tavolo di Dialogo Nazionale. Nel frattempo non mancano le iniziative di solidarietà verso i prigionieri politici, che rimangono detenuti nelle caserme o nelle carceri in attesa del processo. Proprio ieri tante comunità in tutto il paese, in particolare a Managua e a Masaya, hanno organizzato una raccolta di viveri per i prigionieri politici, che ha avuto le parrocchie come centri di raccolta. La popolazione ha risposto con molta generosità, malgrado uomini della polizia presidiassero le parrocchie.
(CE) (Agenzia Fides, 19/10/2019)


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