ASIA/FILIPPINE - Studio della religione cattolica e della Bibbia nelle scuole pubbliche: il "Sì" dei Vescovi

martedì, 15 ottobre 2019 libertà religiosa   religione   chiese locali   scuola   giovani   istruzione  

Manila (Agenzia Fides) — I Vescovi filippini hanno accolto con favore la mossa del governo di introdurre lo studio della religione cattolica e la lettura della Bibbia nelle scuole pubbliche, elementari e secondarie. "E' una buona proposta. Speriamo venga approvata”, ha affermato all'Agenzia Fides Mons. Arturo Bastes, Vescovo di Sorsogon, ex presidente della Commissione episcopale per l'Apostolato biblico.
P. Conegundo Garganta, Segretario esecutivo della Commissione episcopale per i giovani, della Conferenza episcopale delle Filippine, ha definito la misura "pertinente", sostenendo che "aiuterà le Chiese nel compito di diffondere la Parola di Dio". Inoltre il disegno di legge - ha detto - aiuterà a celebrare il "Mese nazionale della Bibbia", che la nazione celebra nel gennaio di ogni anno, secondo un proclama emesso dal Presidente Rodrigo Duterte nel gennaio 2017.
Il parlamentare Bienvenido Abante Jr. ha presentato nella Camera bassa il "Bill 2069", proposta di legge che introduce la religione cattolica e l'alfabetizzazione biblica come parte del curriculum delle scuole pubbliche, gestite dal governo. "Se i principi cristiani fossero insegnati ai nostri figli, non ci sarebbero molti problemi di leadership, governance, pace e ordine", ha sostenuto Abante. La via migliore per plasmare e rafforzare il carattere morale, spirituale, etico, intellettuale e sociale della gioventù e la disciplina personale - ha aggiunto - è agire a scuola, negli anni delle scuole elementari e secondarie. “Mentre siamo definiti l'unica nazione cristiana in Asia, sembra che non abbiamo veramente apprezzato l'importanza di un libro, la Bibbia, che è un capolavoro letterario, il libro più venduto al mondo, l'unico che offre una soluzione duratura alle sfide dell'uomo e della società", ha detto Abante.
Secondo la proposta di legge, materie come inglese e filippino, nelle scuole pubbliche, includeranno la lettura e la discussione su testi tratti dalla Bibbia. Nel caso di alunni musulmani, alla Bibbia si potrà sostituire il Corano.
Il Vescovo Pablo Virgilio David di Kalookan, uno dei principali biblisti del Paese, ha accolto c la proposta di legge, ricordando "il principio di rispettare la libertà religiosa di tutti gli studenti". D'altro canto, ha aggiunto "siamo felici che l'istruzione pubblica non abbia ancora assunto l'ideologia del secolarismo occidentale che proibisce la religione negli spazi pubblici e nelle istituzioni", suggerendo di includere "un argomento della Bibbia" nel curriculum della scuola media.
(SD) (Agenzia Fides 15/10/2019)


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