AFRICA/GHANA - L’opera dei missionari, soprattutto nel campo dell'istruzione, "testimonia l’universalità del Vangelo”

sabato, 21 settembre 2019 istruzione   animazione missionaria   evangelizzazione   promozione umana   missione   ordini religiosi  

Kumasi (Agenzia Fides) - “La promozione dei diritti umani per tutti, con attenzione ai più vulnerabili e indifesi, fa parte della nostra azione evangelizzatrice”: così padre Jesus Maria Velasco, sacerdote dei Missionari d'Africa, descrive all’Agenzia Fides l’impegno evangelico dei religiosi detti “Padri Bianchi” in Ghana per contrastare la povertà e la fragilità di ampie fasce di minori.
La percentuale della popolazione giovane che non trova un lavoro dignitoso è elevata: secondo la Banca mondiale il 48% dei giovani ghanesi tra i 15 e i 24 anni non ha un’occupazione regolare. “Molti giovani allestiscono negozi ambulanti davanti agli alberghi internazionali vendendo oggetti di contrabbando”, riferisce padre Jesus.
Per questa ragione è forte il fenomeno della migrazione: verso le grandi città di Accra o di Kumasi, verso le nazioni vicine, o lontano dal continente. Il missionario mette, poi, in evidenza il fatto che il Ghana gode, rispetto ad altri stati africani, di una maggiore stabilità politica e sociale e di un governo che ha deciso di rendere gratuita per tutti la formazione scolastica e professionale fino a 18 anni: “Vi sono così maggiori possibilità di entrare preparati nel mondo produttivo e di innalzare il livello di vita”, afferma . “Tuttavia - prosegue - rimane alto il numero dei giovani che emigrano illegalmente attraverso il Sahara e che trovano la morte”.
Per questo motivo, i Missionari d’Africa sostengono una campagna di sensibilizzazione per far conoscere i rischi e l’insuccesso della migrazione irregolare. “La situazione di estrema povertà e la mancanza di sviluppo, soprattutto delle regioni del nord, favoriscono il fenomeno della tratta dei minori”, riferisce p. Velasco. “I trafficanti arrivano a prendere i bambini a volte anche con il consenso delle famiglie”, aggiunge.
Il compito dei religiosi, dunque, è di soccorso ma anche di partecipazione al processo educativo delle nuove generazioni ghanesi: “Oggi la Chiesa in Ghana è presente nel campo dell’educazione - rileva il sacerdote - una presenza accresciuta da quando il governo, alla fine degli anni '80, ha liberalizzato le università, aprendo le porte al settore privato per andare incontro alla domanda di istruzione universitaria nel Paese”.
Non mancano poi interventi contro piaghe sociali quali le persistenti conflittualità interetniche, la corruzione e l’illegalità. “L’impegno a promuovere uno spirito di unità nel paese, senza distinzioni linguistiche, tribali, religiose - osserva - è stato riaffermato anche in occasione dell’ultimo Congresso Eucaristico nazionale, svoltosi lo scorso anno, dal quale è stato lanciato l’invito ad un rinnovato impegno per i poveri e i più bisognosi”. “Il lavoro dei missionari - conclude - deve rispondere alle necessità concrete della gente, la loro presenza è la testimonianza dell’universalità della Chiesa”. (ES) (Agenzia Fides 21/9/2019)


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