ASIA/SINGAPORE - L'Arcivescovo nella festa nazionale: "Urge una nuova generazione di leader nella società e nella Chiesa"

venerdì, 9 agosto 2019 giovani   leader religiosi   diritti umani   unità   politica   società   chiese locali  

Singapore (Agenzia Fides) - "Singapore ha bisogno di far crescere una nuova generazione di leader": lo afferma l'arcivescovo William Goh in occasione della 54a Giornata Nazionale di Singapore, che si celebra il 9 agosto, per ricordare l'indipendenza dalla Malaysia. Nel messaggio inviato all'Agenzia Fides, afferma: "Celebrando la 54a giornata nazionale di Singapore, siamo chiamati a ringraziare Dio per aver guidato e protetto la nostra nazione in tutti questi anni attraverso diverse prove e sfide. Tuttavia, non dobbiamo dare per scontata la nostra nazione, tanto meno la pace, l'unità, l'armonia, la sicurezza e la prosperità di cui stiamo godendo ", ha affermato l'Arcivescovo Goh.
Singapore è una città-stato che nel 1965 ha ottenuto l'indipendenza dalla Federazione della Malaysia. Un tempo coloniale britannica, oggi è un fiorente centro finanziario globale ed è descritta come una delle "tigri" economiche del Sudest asiatico. È anche rinomata per una legislazione piuttosto rigida ed è orgogliosa della sua stabilità e sicurezza. La città-stato, ha notatao mosn. Goh, ha “raggiunto questo status attraverso i sacrifici dei nostri antenati e predecessori. Una generazione di leader pionieri aveva gettato le basi per la crescita di Singapore. I valori sono racchiusi nel nostro impegno nazionale, che è quello di impegnarci come un popolo unito, indipendentemente da etnia, lingua o religione, per costruire una società democratica basata sulla giustizia e l'uguaglianza, in modo da raggiungere la prosperità e il progresso". Quei leader della hanno continuato a costruire Singapore sulla base di questi valori: di conseguenza, oggi Singapore "si è guadagnata un posto nell'arena internazionale pergli incredibili risultati e successi in campo politico ed economico", ha detto.
Nel suo messaggio, l'Arcivescovo ha delineato le nuove sfide che il paese deve affrontare oggi: “I valori del mondo stanno cambiando rapidamente; quanti di noi appartengono alla generazione Pioneer e Merdeka sono sconcertati da come si sono evoluti i valori della società. Da un mondo che poneva la religione al centro della vita pubblica, si è passati a un mondo privo della presenza del sacro". "C'era un mondo stabile in cui valori perenni di verità, amore, fedeltà, duro lavoro, onestà, integrità, comprensione tradizionale del matrimonio e della famiglia, la sacralità della vita erano accettati come punti saldi di norme e tradizioni. Ora questi valori li abbiamo sostituiti con il relativismo morale, una confusione che porta al pragmatismo, all'individualismo, al materialismo, alla disperazione e alla cultura della morte, senza alcuna preoccupazione per il futuro dell'umanità e della creazione", ha aggiunto.
"Come possiamo rispondere come comunità, come cattolici di Singapore, per difendere gli eterni valori di verità e giustizia, amore e compassione in modo da poter costruire collettivamente una società fraterna e solidale?", ha chiesto. L'Arcivescovo invita allora tutti i leader politici, sociali o religiosi, a cercare un modo per costruire una nazione in cui "i cittadini di Singapore siano uniti", superando "punti di vista che appaiono spesso inconciliabili".
“Quanto si dice per la leadership politica e sociale - osserva - è altrettanto vero anche per la Chiesa, in termini di preparazione di una nuova generazione di leader. La maggior parte dei nostri sacerdoti appartiene attualmente alle generazioni Merdeka e Pioneer". La "Pioneer Generation" è quella dei nati prima del 1949, mentre la cosiddetta "generazione Merdeka" include i nati tra il 1950 e il 1959: sono tutti coloro che hanno vissuto i turbolenti anni '60 contribuendo notevolmente a Singapore durante un periodo di lotte, difficoltà e sacrifici.
"Allo stato attuale, i sacerdoti anziani vengono sostituiti sempre più con sacerdoti migranti per aiutare nelle parrocchie perché Singapore non ha abbastanza sacerdoti locali. Quando non c'è rinnovamento nella leadership della Chiesa, si perderanno la connessione con i credenti delle nuove generazione. Non stiamo affrontando le loro aspirazioni e sfide nella vita in modo che possano capire e accogliere. La Chiesa sta diventando una chiesa anziana, ridondante per la società. Non dobbiamo permettere alla Chiesa di sparire, perché in tal caso le generazioni future crescereanno in una società senza Dio", ha detto.
L'Arcivescovo auspica: "Dobbiamo promuovere le vocazioni sacerdotali e religiose. Ma questo non è facile come prima perché i consigli evangelici, come semplicità, povertà, obbedienza e castità, non sono apprezzati dalle nuove generazioni, cresciute in una società benestante che è individualista, egocentrica e promiscua. La vita sacerdotale e religiosa non è attraente per i nostri giovani se non si sono innamorati di Gesù. Altrimenti, la vita sacerdotale e religiosa rischierà di diventare un'altra opzione di carriera, una ciotola di riso per i pigri e compiacenti, una vita da scapolo della libertà, senza impegno per il servizio disinteressato del Vangelo e dei poveri”.
Il messaggio di Mons. Goh conclude: "Questo è il motivo per cui l'arcidiocesi deve investire di più per potenziare e formare la fede delle generazioni più giovani, in modo che rimangano appassionate del Vangelo perché hanno incontrato l'amore di Gesù in modo radicale". (SD) (Agenzia Fides 9/8/2019)


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