ASIA/KAZAKHSTAN - In partenza il progetto della Caritas per la cura delle dipendenze

venerdì, 2 agosto 2019 caritas  

Astana (Agenzia Fides) - “Nei giorni scorsi, i responsabili della direzione sanitaria di una regione del Kazakistan hanno firmato un documento che rispondeva positivamente ad una proposta di collaborazione della Caritas, in vista dell’apertura di un piccolo centro di riabilitazione per dipendenze. La prossima settimana dovremmo cominciare a realizzare incontri per discutere ed ipotizzare i passi da fare: sembra che il progetto sia partito. Non ci sono grandi risorse da destinarvi, ma comunque vediamo dei segni che ci indicano che è il caso di iniziare. In qualche parte della testa e del cuore crediamo nella Provvidenza: troveremo i mezzi per realizzare il progetto. E’ sempre successo, in questi anni, e sono convinto che accadrà anche stavolta”. E’ quanto dichiara all’Agenzia Fides don Guido Trezzani, responsabile di Caritas Kazakistan, in merito agli sviluppi del progetto di istituire una comunità di cura per le dipendenze nel paese dell’Asia centrale.
Annunciata lo scorso novembre, l’iniziativa nasce dal desiderio della Conferenza episcopale dei Vescovi kazaki di andare incontro ai bisogni di persone implicate in dipendenze da alcol e droga, attraverso la creazione di un apposito centro di assistenza, recupero e riabilitazione. Questa proposta - era stato affermato dai Vescovi - è legata al bisogno di “dover affrontare un problema di dimensioni notevoli: spesso, infatti, il sostegno offerto da strutture statali o private si rivela inadeguato. Le persone affette da dipendenza, dopo un breve periodo di pausa, ricadono nella precedente condizione”.
La notizia della collaborazione con una delle direzioni sanitarie regionali kazake arriva dopo alcuni mesi di ricerca, intrapresa dallo staff della Caritas, per individuare realtà del settore già strutturate, al fine di chiedere supporto per il lancio dell’iniziativa. (LF) (Agenzia Fides 2/8/2019)


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