EUROPA - Tempo del Creato 2019: tempo di preghiera, perdono e impegno per i cristiani

giovedì, 1 agosto 2019 ambiente   ecumenismo  

MC

St. Gallen (Agenzia Fides) - Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese d’Europa (CEC) si uniscono, anche quest’anno per riaffermare la responsabilità nei confronti della creazione e invitare alla preghiera. In una dichiarazione comune, pervenuta all’Agenzia Fides, si ricorda che il “Tempo del Creato”, dall’1 settembre al 4 ottobre, “è un periodo speciale nei calendari liturgici di un numero sempre più crescente di Chiese in Europa”.
“Approfittiamo dunque di questa occasione e ci uniamo in preghiera perché l’umanità rispetti il pianeta. Con tutto il cuore preghiamo per le persone che nel mondo soffrono a causa dei danni ambientali causati dall’egoismo e dall’abbandono. La rete della vita non deve essere interrotta dall’avidità umana e dall’indifferenza nei confronti degli esseri umani e dell’intera creazione” è scritto nella dichiarazione.
Riconoscendo che “a causa dell’uso improprio delle risorse naturali, legate anche alla distruzione e all’inquinamento, continuiamo a infliggere una dolorosa ferita all’opera di Dio” e che “lo stile di vita della società moderna ha conseguenze in tutto il mondo”, la dichiarazione esorta a “fermare il ciclo dell’individualismo e dell’isolamento, ricordando che siamo tutti membri di un’unica famiglia umana”. “Pertanto, chiedendo perdono, intendiamo cambiare i nostri cuori e i comportamenti per diffondere i semi della giustizia e far germogliare i frutti della carità, contribuendo così a ripristinare la bellezza della creazione”.
Esortando a non dimenticare di ringraziare Dio “per la bellezza e la bontà della sua creazione”, e a pregare per quanti “soffrono a causa dei nostri sprechi, della avidità e, spesso, della nostra indifferenza”, i Presidenti del CCEE e della CEC invitano “i cristiani e ogni persona di buona volontà a dimostrare la propria responsabilità nei confronti del creato, a assumere impegni concreti e saggi per lavorare come buoni custodi e per lottare contro le disuguaglianze attraverso la protezione della diversità biologica”. (SL) (Agenzia Fides 1/8/2019)


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