ASIA/TURCHIA - Sono 12 i potenziali candidati alla carica di Patriarca armeno di Costantinopoli

martedì, 30 luglio 2019 medio oriente   chiese orientali  

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Istanbul (Agenzia Fides) – Sono almeno 12 i Vescovi della Chiesa armena apostolica che hanno i requisiti per essere eletti alla carica di Patriarca armeno di Costantinopoli, rimasta vacante dopo la morte di Mesrob II Mutafyan, spentosi lo scorso 8 marzo, dopo che una malattia degenerativa lo aveva reso inabile dal 2008. La principale condizione posta dal decreto turco del 1961 che regola l’elezione patriarcale, dispone che i candidati legittimi alle elezioni siano nati in Turchia o abbiano almeno il padre registrato come cittadino turco. Il giornale bilingue turco-armeno Agos, stampato a Istanbul, ha pubblicato la lista dei potenziali candidati al soglio patriarcale, tra i quali spiccano i nomi dell’Arcivescovo Sahak Masalyan – attualmente incaricato di coordinare l’intero processo elettorale, in qualità di “Degabah” (fiduciario) - e l’Arcivescovo Aram Athesyan, già “locum tenens” del Patriarcato nei lunghi anni di malattia del Patriarca Mesrob. Nella lista dei candidati figurano anche i Vescovi Daniel Findikyan e Vicken Aykazyan, mentre tra i potenziali candidati residenti in Armenia l’Arcivescovo Khajag Barsamyan ha già annunciato di non voler prendere parte all’elezione patriarcale.
Il processo per l’elezione del nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli sembra aver imboccato ora la dirittura d’arrivo, dopo le controversie e gli incidenti che ne avevano condizionato l’avvio. Come riferito da Fides (vedi Fides 4/4/2018), nel febbraio 2018 l’ufficio del governatore di Istanbul aveva azzerato il processo elettorale già avviato per cercare il successore del malato Patriarca Mesrob. A quel tempo, le autorità turche avevano bloccato l’iter elettorale facendo appello alla circostanza che il Patriarca Mesrob era ancora vivo, seppur ridotto in stato vegetativo, e le disposizioni giuridiche turche prevedono che si possa eleggere e insediare un nuovo Patriarca armeno solo quando la carica rimane vacante con la morte del predecessore.
Sulla tormentata vicenda della elezione del nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli era intervenuto a più riprese anche il Consiglio spirituale supremo del Catholicosato armeno di Echmiadzin, lamentando che le contrapposizioni tra individui e gruppi ecclesiali in seno al Patriarcato armeno di Costantinopoli avevano aperto la strada alle “interferenze esterne”, comprese quelle degli apparati politici turchi. (GV) (Agenzia Fides 30/7/2019).


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