AFRICA/NIGER - Area di libero scambio continentale: un grande passo per lo sviluppo economico dell'Africa

martedì, 9 luglio 2019

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Niamey (Agenzia Fides) – Oltre un miliardo di persone di 55 paesi, costituiscono le basi su cui verrà costruita l'area africana di libero scambio continentale (Zlec). L’iniziativa è nata nel corso del vertice degli stati dell'Unione Africana in Niger. L’incontro si è tenuto a Niamey, dal 7 all’8 luglio, e ha visto riunita l'assemblea dei Presidenti dei paesi dell'Unione africana. Tutti i Capi di stato hanno firmato il progetto della Zlec.
“D'ora in poi i paesi africani saranno in grado di far circolare e vendere i loro prodotti su tutto il territorio africano senza tasse e altri vincoli. L'Africa diventa così un grande mercato libero aperto a tutti gli africani. Un evento nella storia di questo continente” ha detto all’Agenzia Fides padre Donald Zagore, teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane.
“Si tratta di un passo importante, necessario e fondamentale non solo per l'integrazione africana ma anche per lo sviluppo di questo continente” continua p. Zagore. “Era giunto il momento per i nostri capi di stato di agire concretamente per alimentare il costante desiderio di vivere le prove quotidiane di questa unità africana. E’ abbastanza contraddittorio – insiste il teologo - sostenere l'Unione Africana e allo stesso tempo l'esistenza di enormi barriere politiche, economiche, monetarie e commerciali tra i nostri diversi paesi che, lontani dall'unire, ci hanno divisi e guidati l'uno dall'altro”.
“Se vogliamo un'Africa forte oggi, pronta non solo a far sentire la sua voce, ma anche a vincere battaglie internazionali, soprattutto sul fronte commerciale, rimane inevitabile unire le forze e le capacità. L'Africa è una potenza economica e commerciale, ma sfortunatamente è rimasta a lungo soffocata dalla mancanza di una reale politica nel prendere il controllo del suo destino. Oggi, la vera sfida è quella di passare da discorsi bellissimi a azioni concrete”, conclude p. Donald.
(DZ/AP) (9/7/2019 Agenzia Fides)


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