ASIA/MALAYSIA - Costruttori di ponti, operatori di pace: i cristiani partecipano alla vita della nazione

giovedì, 9 maggio 2019 pace   società civile   politica   minoranze religiose   diritti umani   libertà religiosa  

Kuala Lumpur (Agenzia Fides) - "La Chiesa in Malaysia contribuisce al bene comune della nazione": lo dice all'Agenzia Fides l'Arcivescovo Julian Leow, alla guida della diocesi di Kuala Lumpur, appena rieletto per il biennio 2019-2021 Presidente della Federazione Cristiana della Malaysia (Christian Federation of Malaysia, CFM) ,organismo che riunisce i leader cristiani delle diverse confessioni.
"Durante gli ultimi 61 anni di governo - ha detto - appannaggio di una amministrazione dello stesso partito, siamo ora in una nuova era con un nuovo governo. Cambiare il governo che è stato al potere dall'indipendenza era qualcosa che molte persone non si aspettavano accadesse. E' come una boccata d'aria fresca per il paese e l'alba di una rinnovata speranza".
L'Arcivescovo afferma: "Da parte nostra, come cristiani, anche noi abbiamo un ruolo di supporto nella costruzione della nazione e siamo chiamati a condividere la nostra visione del futuro". Afferma Mons. Leow: "Dobbiamo essere la voce della coscienza: una voce che ricorderà costantemente al governo la promessa di sostenere la libertà religiosa, di impegnarsi in un dialogo costante con tutti i leader religiosi e di proteggere l'interesse delle scuole cristiane, che rimangono un elemento importante per l'istruzione delle nuove generazioni e per la costruzione della nazione. Dobbiamo ricordare a coloro che sono al potere il compito di lavorare per tutte le componenti della società malese, multietnica, multiculturale e multireligiosa, per contribuire al rispetto reciproco e alla buona volontà di tutte le comunità".
L'Arcivescovo rimarca che "i leader cristiani possono aprire le porte al dialogo e all'impegno con i musulmani, abbattendo i muri che ci dividono e agendo come costruttori di ponti e operatori di pace". Mons. Leow spiega che il CFM lavorerà insieme con il "Malaysian Consultative Council of Buddhism, Christianity, Hinduism, Sikhism and Taoism" (Consiglio consultivo malese del buddismo, cristianesimo, induismo, sikhismo e taoismo), per gestire, anche con costanti relazioni con le autorità, le questioni relative alla vita delle comunità religiose in Malesia, con uno spirito inclusivo e guidato dalla Costituzione, secondo i principi dello stato di diritto.
L'Arcivescovo Leow cita Papa Francesco, affermando che "per costruire una nazione dobbiamo costantemente relazionarci con gli altri, respingendo una mentalità ostile per adottare uno spirito di sussidiarietà reciproca, in uno sforzo costante per fare del nostro meglio".
La Malaysia è un paese a maggioranza musulmana fondato su principi secolari, anche se ha subito un graduale processo di islamizzazione in 55 anni di indipendenza. Il cristianesimo in Malesia è una religione minoritaria praticata dal 9,2% della popolazione (censimento del 2010). Due terzi dei 2,6 milioni di cristiani vivono nella Malesia orientale, composta dalle province di Sabah e nel Sarawak (sulla grande isola del Borneo), dove costituiscono il 30% della popolazione. (SD-PA) (Agenzia Fides 9/5/2019)


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