AMERICA/ARGENTINA - La violenza e la morte non saranno mai percorsi di pace e di giustizia

martedì, 26 marzo 2019 diritti umani   democrazia   politica   giustizia  

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La violenza e la morte non saranno mai percorsi di pace e di giustizia

Buenos Aires (Agenzia Fides) – In Argentina il 24 marzo ormai viene chiamato comunemente la "Giornata Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia" (Día Nacional de la Memoria por la Verdad y la Justicia), perché ricorda il colpo di stato del 1976, cioè "l'orrore della violenza, della tortura, dell'omicidio, del sequestro di bambini, degli affari fraudolenti" nelle parole di Mons. Jorge Eduardo Lozano, Arcivescovo di San Juan de Cuyo, che ha voluto dedicare la sua riflessione settimanale a questa data. Nella richiesta di preghiere per la pace e la giustizia, a Mons. Lozano si sono uniti diversi organismi che lavorano, insieme alla Chiesa, per la difesa dei diritti umani.
Tra questi, l'Azione Cattolica (AC) ha invitato a dedicare alcuni minuti a "ricordare quanto il male semina violenza nella vita dei popoli e quanto sia doloroso il percorso dell'incontro nella verità e nella giustizia". Nel messaggio per questa ricorrenza, l'AC ribadisce "il suo impegno per la vita e per la costruzione del bene comune e dell'amicizia sociale, in una società più giusta, fraterna e solidale".
Nel testo, inviato a Fides, si ricorda anche "la memoria viva dei martiri della Rioja che saranno beatificati fra un mese, in particolare il laico di azione cattolica Wenceslao Pedernera, vittima della sua fede in quei tragici giorni, il quale chiese alle sue figlie 'di non odiare', mentre una sparatoria spegneva la sua vita". Pedernera, contadino, organizzatore del Movimiento Rural Catolico, venne assassinato nella sua abitazione da quattro uomini incappucciati che aprirono il fuoco contro di lui, davanti alla moglie e alle figlie, il 25 luglio 1976. Trasportato in ospedale, dove morì poco dopo, pronunciò parole di perdono per i suoi assassini e raccomandò alla moglie e alle figlie di non portare rancore (vedi Fides 24/10/2018).
In conclusione il testo della AC, dopo aver richiamato le parole di Papa Francesco, dinanzi alla data che ricorda il colpo di stato che destituì il governo costituzionale, “dando origine al processo più drammatico e sanguinoso della nostra storia”, invita a “rafforzare la consapevolezza che la violenza e la morte non saranno mai percorsi di pace e di giustizia”.
La "Giornata Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia" è stata ricordata in diverse città del paese. La diocesi di Quilmes ha pubblicato un messaggio in cui rapporta la violenza del passato con la situazione che vivono le persone vulnerabili oggi: "La memoria ci aiuta a collegare la violenza di ieri e di oggi, con i suoi obiettivi comuni: mantenere un sistema ingiusto che, sostenuto da una moltitudine di poveri, sia goduto solo da pochi privilegiati" e avverte: "La violenza di ieri e di oggi genera scomparsi, esclusi, poveri, vittime ...". "Fare memoria è incoraggiarci a trovare nella storia le tracce del Regno di Dio e a denunciare tutti i tentativi di dimenticare, mentire e non rendere giustizia – è scritto nel comunicato - . Ricordiamo non solo per rattristarci di quella violenza, ma anche per connetterci con la mistica di questo Regno di amore e di giustizia; per continuare a camminare e lottare per uno stato di cose più simili a quelle che Dio ha pensato per l'umanità".
(CE) (Agenzia Fides, 26/03/2019)


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