AFRICA/MOZAMBICO - L'arcidiocesi di Beira istituisce una commissione di emergenza per le vittime del ciclone Idai

sabato, 23 marzo 2019

Maputo (Agenzia Fides) – L'arcidiocesi di Beira, in Mozambico, ha istituito una commissione di emergenza per rispondere alla crisi causata dal passaggio del ciclone Idai, che ha già ucciso più di 400 persone nel solo Mozambico, al fine “di fra fronte alle necessità della popolazione di Sofala”, recita un comunicato, giunto all’Agenzia Fides. La commissione comprende personale della Curia e della Caritas dell'arcidiocesi di Beira, città priva d’elettricità e con difficoltà nelle reti di comunicazione. Secondo la nota, la situazione più critica è quella di Buzi, una località rimasta “sommersa e isolata".
L'Arcivescovo di Beira, Sua Ecc. Mons. Claudio Dalla Zuanna, ha definito il ciclone Idai, “come qualcosa di mai visto o narrato negli annali di questa provincia del Mozambico centrale”. L'Arcivescovo riferisce che alcuni fiumi sono esondati, come nel caso dei fiumi Búzi e Púngué; la città di Beira è isolata, poiché l'unica strada di accesso è stata tagliata dalla caduta di un ponte. "Come Chiesa diocesana, attraverso parrocchie e Caritas, stiamo attivando un piano di emergenza per soddisfare i bisogni più urgenti", conclude la nota.
Il ciclone ha attraversato principalmente il cosiddetto "corridoio di Beira", un percorso corrispondente a circa 130 chilometri, abitato da circa un milione di persone, dove si trovano 25 parrocchie cattoliche
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha annunciato un piano d’assistenza a mezzo milione di persone nel solo Mozambico. Altri Paesi colpiti da IDAI sono lo Zimbabwe e il Malawi, dove i Vescovi hanno lanciato un appello alla Chiesa universale e alla comunità internazionale (vedi Fides 18/3/2019). (L.M.) (Agenzia Fides 23/3/2019)


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