AFRICA - Il ciclone tropicale Idai provoca distruzione e morte in Mozambico, Zimbabwe e Malawi

lunedì, 18 marzo 2019 catastrofi naturali  

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Roma (Agenzia Fides) – Un violento ciclone denominato “Idai” si è abbattuto in questi giorni su tre stati africani, Mozambico, Zimbabwe, e Malawi, dove ha causato, in un bilancio complessivo provvisorio, almeno 157 morti (126 tra Mozambico e Malawi, 31 in Zimbabwe), centinaia di dispersi e migliaia di sfollati. Gli effetti del maltempo interessano nel complesso più di un milione e mezzo di persone, secondo dati Onu e delle fonti governative ufficiali. Il tifone è classificato di categoria 4, si manifesta con piogge intense e conseguenti esondazioni dei corsi d’acqua, mentre le raffiche di vento raggiungono anche i 170 chilometri orari. Le zone rurali sono le più colpite, con decine di migliaia di persone isolate, case e scuole distrutte, strade inagibili, collegamenti telefonici interrotti. Le autorità locali non sono ancora in grado di fare bilanci esatti della tragedia.
In Mozambico, dove il ciclone si è abbattuto la sera del 14 marzo, i danni maggiori sono stati registrati nella città di Beira, dove più di 500.000 residenti sono rimasti bloccati dalle inondazioni, l’energia elettrica si è interrotta e l’aeroporto è stato chiuso. Secondo le prime stime del governo, in tutto il paese risultano colpite almeno 600.000 persone, di cui 260.000 bambini. Nel fine settimana 16/17 marzo, il ciclone si è spostato in Zimbabwe, dove circa un milione e mezzo di persone si trovavano in zone a rischio. Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite. Secondo i dati del governo, in Malawi più di 922.900 persone sono state colpite in 14 distretti, tra cui si stima 460mila bambini. (SL) (Agenzia Fides 18/3/2019)


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