AFRICA/GHANA - Coniugare ambiente e lavoro giovanile: progetto della Chiesa per la gestione dei rifiuti elettronici

venerdì, 15 marzo 2019

Accra (Agenzia Fides) – “La più grande potenziale minaccia alla coesione sociale, alla governance democratica e alla sicurezza nazionale in Ghana e in molte parti del mondo è la disoccupazione giovanile” ha affermato Sua Ecc. Mons. Philip Naameh, Arcivescovo di Tamale, nel corso del E-Waste Management workshop, un’iniziativa dell’Arcidiocesi ghaniana per gestire l’enorme quantità di rifiuti elettronici che ogni anno giungono da tutto il mondo nel Paese africano. Si tratta di più di 215.000 tonnellate tra condizionatori d'aria, frigoriferi, televisori, lavatrici, computer, aspirapolvere, telefoni cellulari e lampadine, la maggior parte dei quali provengono dall’Europa.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di trasformare un disastro ambientale in un’opportunità di lavoro per i giovani ghaniani. Come ha sottolineato Mons. Naameh “se la raccolta e il trattamento dei rifiuti elettronici fossero stati adeguatamente organizzati, avrebbero creato opportunità di lavoro per i giovani”.
L'Arcivescovo ha sottolineato che la Chiesa vuole adottare un approccio innovativo alla questione imparando a integrare modelli di business nella gestione dei rifiuti elettronici. A questo proposito, ha affermato che la Chiesa sta cercando partnership che forniscano il capitale di investimento per un Business Plan, incentrato non sul profitto ma sulla sostenibilità.
Samuel Zan Akologo, direttore esecutivo di Caritas Ghana ha affermato che il workshop segna l'inizio dell'espansione del progetto E-Waste della Caritas al di là della capitale, Accra, ed aggiunto che non si limiterà alla raccolta dei rifiuti elettronici, ma anche alla creazione di una struttura per il loro smantellamento, che offrirebbe opportunità di lavoro per i giovani.
Il progetto Caritas E-Waste 'Care for our Common Home', è stato lanciato nell'ottobre 2017 in risposta alle richieste di Papa Francesco nella sua seconda enciclica “Laudato Si’”. (L.M.) (Agenzia Fides 15/3/2019)


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