ASIA - La Chiesa in Asia sceglie le energie rinnovabili, in sintonia con la Laudato si'

venerdì, 22 febbraio 2019

Cox's Bazar (Agenzia Fides) - La Chiesa cattolica in Asia, in sintonia con la Laudato si', compie una scelta di campo in favore delle energie rinnovabili come contributo ad affrontare la complessa questione dei cambiamenti climatici nel mondo. E' quanto emerge dal recente incontro promossa dalla Federazione dell Conferenze Episcopali dell'Asia, tenutosi nei giorni scorsi a Cox's Bazar, in Bangladesh. "Promuovere le energie rinnovabili in ogni parrocchia, comunità e istituto cattolico, in Asia e in tutto il mondo, è una questione di discernimento, è una scelta cruciale", afferma all'Agenzia Fides padre Charles Irudayam, sacerdote indiano presente all'incontro, ex segretario della Commissione Giustizia, pace e sviluppo della Conferenza episcopale indiana.
P. Irudayam era tra i 40 partecipanti (vescovi, sacerdoti e laici), in rappresentanza di 11 paesi asiatici, delegati alla conferenza internazionale, organizzata dall'Ufficio per lo Sviluppo Umano (OHD) della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (FABC). Il tema centrale era la "scelta per le energie rinnovabili nel contesto asiatico" .
Parlando a Fides, padre Irudayam ha osservato: "Secondo un rapporto pubblicato nell'agosto 2018 dall'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, l'Asia rappresenta quasi i due terzi dell'aumento della capacità di generare energie rinnovabili, su scala mondiale. Con lo sviluppo delle economie asiatiche, la domanda di energia è in aumento. I governi di vaie nazioni asiatiche hanno focalizzato l'attenzione sulle energie rinnovabili: eolica, solare, bioenergia, geotermica e idroelettrica, a causa delle preoccupazioni relative alla sicurezza dell'approvvigionamento, alla volatilità dei prezzi e alle questioni ambientali".
"Va ricordato che l'energia solare ed eolica - forme di energie affidabili per generare elettricità, ma che non contribuiscono né al cambiamento climatico né all'inquinamento atmosferico - sono ora più convenienti del carbone in tutta l'Asia", nota il sacerdote.
"L'argomento secondo cui il carbone è la via più rapida o sicura per lo sviluppo non funziona più. Vedendo le conseguenze dannose: bisogno considerare i costi necessari per curare i pazienti con problemi respiratori, per ricostruire le città dopo le inondazioni più intense, per nutrire gli agricoltori il cui raccolto fallisce a causa di siccità gravi, tutte le conseguenze relative all'uso di combustibili fossili".
"I paesi dell'Asia devono passare rapidamente dai combustibili fossili alle energia pulita, e la Chiesa cattolica offre il suo contributo in questo cambiamento culturale e pratico", rileva padre Irudayam.
I governi dei paesi asiatici "hanno bisogno di un cambio di paradigma finanziario e di sforzi sistematici e concertati per un'ecologia integrale, mettendo al centro delle politiche la dignità umana e la cura della nostra casa comune. E' una grande sfida da affrontare, ma anche un'opportunità da cogliere con coraggio", afferma. "Tutti noi siamo chiamati a promuovere per le opzioni di energia rinnovabile nel contesto asiatico", prosegue.
"Le Conferenza Episcopali in Asia hanno avviato commissioni per l'ecologia integrale come risposta all'appello di Papa Francesco nella sua Lettera Enciclica "Laudato Si", pubblicata nel 2015, in cui il Papa esorta tutte le persone di buona volontà a prendersi cura del creato", ricorda il prete indiano .
"La Chiesa cattolica in Asia - conclude p. Irudayam - è consapevole dell'importanza e dell'urgenza di rispondere alle sfide della tutela dell'ambiente e cerca di intraprendere un nuovo percorso per la cura e la protezione del creato". (PA) (Agenzia Fides 22/2/2019)


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