AMERICA/MESSICO - Programma Xt2: giovani protagonisti nella vita sociale ed ecclesiale, con impegno e creatività

mercoledì, 20 febbraio 2019 giovani   vocazioni   situazione sociale  

Ans

Città del Messico (Agenzia Fides) - “Abbiamo due obiettivi fondamentali: aiutare i giovani a trovare il senso della loro vita e la propria vocazione, sapendosi amati ed ascoltati, e ad essere incisivi nella ricerca del bene comune della società con azioni concrete che aiutino il mondo ad essere migliore, cominciando dalla nostra città”. Con queste parole don Álvaro Lozano, direttore della commissione di Pastorale Giovanile Vocazionale dell’arcidiocesi di Mexico sintetizza, in un colloquio con l’Agenzia Fides, lo scopo del “progetto Xt2”.
Si tratta della fusione delle due pastorali (giovanile e vocazionale) voluta dal Card. Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di Mexico, per rispondere più efficacemente alle molteplici esigenze ed aspettative dei giovani. “Servizio, passione, misericordia” è il trinomio scelto per il logo di Xt2, acronimo “libero” che indica “Por to-dos” (“per tutti”). Don Lozano spiega che la proposta intende “dinamizzare le cellule di pastorale giovanile”, vere e proprie “comunità ecclesiali di base di giovani”, e dare vitalità a tutto il processo pastorale e missionario attraverso progetti congiunti”.
Per delineare questo processo, il gruppo incaricato dall’Arcivescovo ha condotto una profonda analisi sullo stato delle pastorali interessate, con oltre 300 inchieste a persone, centri e istituzioni giovanili, e ora sta consolidando la formazione dei giovani animatori. I programmi - liturgia giovane, accompagnamento ed ascolto, social media, missione giovanile ed azione sociale – non solo sono stati “pensati dai giovani per i giovani, ma sono stati disegnati insieme a loro, ascoltando le loro proposte ed aspettative”.
Xt2 punta a rafforzare i circa 200 gruppi giovanili già esistenti nell’arcidiocesi, ma non si vuole limitare alle parrocchie. Uno degli obiettivi è creare centri giovanili in altri luoghi frequentati dai giovani, insieme alla missione presso “scuole, bar, discoteche” ed altri ambienti frequentati dai ragazzi, in “una specie di pastorale ‘di strada’” e con iniziative di lavoro solidale. I Centri di Ascolto sono tra le prime novità attivate: “promuovono l’unione tra tutti coloro che sono disposti ad aiutare i ragazzi”, spiega il sacerdote, “affichè si sentano ascoltati ed aiutati a trovare un senso più profondo per la loro vita. Sono già più di cento le congregazioni religiose, i movimenti familiari e le istituzioni che hanno unito le loro forze per consolidare i Centri già in funzione e per aprirne altri” afferma Don Lozano. “Prossimamente se ne aprirà uno via internet” sottolinea.
Anche la linea dell’azione sociale “è cominciata con una certa intensità” riferisce Don Álvaro, “con l’assistenza a persone con vulnerabilità e, in particolare, con un grande evento per bambini e ragazzi disabili che ha riunito tanti di loro ed ha mobilitato moltissimi giovani volontari”. E’ stata anche avviata l’organizzazione delle missioni della Settimana Santa. “Da quando tutto questo è cominciato”, assicura il sacerdote, “i giovani hanno preso le redini di tutto, mentre noi li accompagniamo”. E’ da osservare che il nuovo slancio e “una maggiore consapevolezza e decisione” nel lavoro pastorale, sono stati frutto della partecipazione di tanti alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama. (SM) (Agenzia Fides 20.02.2019)


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