ASIA/FILIPPINE - Nella società "un clima di intimidazione verso l'opposizione, i mass-media, la Chiesa"

giovedì, 14 febbraio 2019 mass-media   politica   diritti umani   libertà di coscienza   libertà  

Manila (Agenzia Fides) - "Il clima che si vive nella società è piuttosto intimidatorio. Molti oggi hanno paura di perfino di parlare e di esprimere un dissenso verso il Presidente Duterte. L'episodio della reporter Maria Ressa e del portale di notizie 'Rappler' è indicativo della situazione. Il governo in carica sembra volere un controllo totale del paese, come hanno detto i vescovi, e le voci critiche sono silenziate anche con violenza: in particolare l'opposizione politica, i mass-media e la Chiesa": è quanto dice all'Agenzia Fides il missionario Comboniano Antonio Carlos Ferreira, che a Quezon City (Manila) è Direttore della rivista cattolica "World Mission", un mensile che, con le sue 7.000 copie distribuite in tutta la nazione, indaga e racconta la dimensione missionaria e le sfide dell'evangelizzazione per la Chiesa cattolica nelle Filippine.
"Il caso di Rappler è simbolico. Rappler è un organo inviso al governo perchè, con il suo ottimo lavoro di giornalismo investigativo, ha raccontato, con dati e storie, la guerra contro la droga lanciata dal governo, parlando delle migliaia di esecuzioni extragiudiziali", spiega il missionario.
Maria Ressa, nominata nel 2018 dal settimanale americano Time "persona dell'Anno" è stata arrestata nel suo ufficio di Manila per "diffamazione" e poi rilasciata su cauzione. "Era accusata in modo retroattivo in base a una legge che che punisce i crimini sul web, approvata però due anni dopo il presunto articolo diffamatorio", rileva p. Carlos.
"Quello che oggi è urgente nel paese è una capillare sensibilizzazione delle coscienze su questa situazione che, poco a poco, sta erodendo le libertà e creando un clima di paura nella società. Tuttavia, va notato che la popolazione sembra non tenere conto di questi fattori e dà a Duterte ancora un forte e incondizionato supporto", conclude il missionario.
Le accuse alla Ressa si riferiscono a un articolo scritto nel 2012 insieme all'ex reporter di Rappler, Reynaldo Santos Jr., su presunti legami tra un uomo d'affari, Wilfredo Keng, con il traffico di droga e il traffico di esseri umani. Il sito web di informazione Rappler più volte ha criticato il presidente Duterte con inchieste e articoli soprattutto sulla repressione dei trafficanti e sulla "crociata contro la droga" voluta dal presidente, che ha causato in due anni 20mila morti (dati delle Ong) tra presunti spacciatori e consumatori. Il sito web rischia la chiusura anche per precedenti accuse di evasione fiscale. (PA) (Agenzia Fides 14/2/2018)


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