ASIA/FILIPPINE - Il movimento "Silsilah": "La Dichiarazione di Abu Dhabi è un segno di speranza per Mindanao"

giovedì, 7 febbraio 2019 dialogo   diritti umani   minoranze religiose   islam   cristianesimo  

Zamboanga city (Agenzia Fides) - "Accogliamo con gioia il nuovo documento firmato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e da Ahmad Al-Tayyib, Grande Imam di Al-Azhar, sulla fraternità umana per la pace e la convivenza nel mondo. Questo documento è un elemento-chiave della visita apostolica del Santo Padre negli Emirati Arabi Uniti. Il testo è un segno di speranza soprattutto per tutti coloro che sono a Mindanao, come in altre parti del mondo, e che credono nel dialogo islamo-cristiano pur in mezzo a divisioni e conflitti": è quanto afferma in una nota inviata all'Agenzia Fides il Movimento per il dialogo "Silsilah", attivo per il dialogo nel Sud delle Filippine, commentando favorevolmente il rilascio della dichiarazione congiunta di Abu Dhabi. "Siamo felici - afferma "Silsilah" - che in questo documento ufficiale sia chiaramente menzionata l'importanza della cultura del dialogo come via per la pace. Crediamo che questo sia il punto di partenza per una più profonda comprensione del dialogo, sostenuto dal'amore".
Prosegue la nota del Movimento: "Lo stesso spirito si ritrova nell'iniziativa delle Nazioni Unite che invita tutti i popoli del mondo, appartenenti a diverse religioni, nazioni e culture, a celebrare la Settimana mondiale di armonia tra le fedi, nella prima settimana di febbraio ogni anno. Ribadiamo il cammino della convivenza segnato dallo spirito di amore a Dio, amore al prossimo e amore per il bene comune". Per una felice coincidenza, il documento dei due grandi leder religiosi, rileva "Silsilah", è stato firmato il 4 febbraio 2019 durante la celebrazione della Settimana mondiale di armonia tra le fedi, che a Mindanao si è celebrata con diversi incontri, preghiere, iniziative pubbliche.
Il Movimento fondato dal missionario del Pime p. Sebastiano D'Ambra ricorda, tra i punti rilevanti del documento "l'adozione di una cultura di dialogo come via; cooperazione reciproca come codice di condotta; comprensione reciproca come metodo" per le relazioni interpersonali. E ricorda che "l'insegnamento autentico delle religioni invita a rimanere radicati nei valori della pace; difendere i valori della comprensione reciproca, della fraternità umana e della convivenza armoniosa; ristabilire la saggezza, la giustizia e l'amore".
Il Movimento sposa pienamente la via indicata dalla Dichiarazione: "Il dialogo tra credenti significa riunirsi nel vasto spazio di valori sociali spirituali umani, diffondere le più alte virtù morali che le religioni promuovono". E sostiene che "il dialogo, la comprensione e la promozione diffusa di una cultura di tolleranza, di accettazione degli altri e di convivenza pacifica contribuisce a ridurre in modo significativo i problemi economici, sociali, politici e ambientali che gravano così tanto su una grande parte dell'umanità". (PA) (Agenzia Fides 7/2/2019)


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