AMERICA/CUBA - Gioia dei fedeli della comunità di Sandino per la prima chiesa consacrata dall’inizio della Revolución

lunedì, 4 febbraio 2019 chiese locali   ordini religiosi  

Sandino (Agenzia Fides) - Una comunità cristiana “molto viva e partecipativa”. Così suor María Guadalupe Mendoza, superiora del convento locale delle Figlie Minime di Maria Immacolata, descrive all’Agenzia Fides i parrocchiani di Sandino (diocesi di Pinar del Río). Per molti anni, i fedeli si sono riuniti, con o senza sacerdote, nell’abitazione di una famiglia, una delle oltre duemila “Case di Missione” che funzionano nell’isola (vedi Fides 22.09.2015).
Il 26 gennaio è stata inaugurata la nuova chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, la prima consacrata a Cuba dopo l’inizio della Rivoluzione, nella cittadina di Sandino. Questo centro è nato nel 1964, inizialmente come uno dei circa venti “villaggi prigionieri” eretti dal regine, circondati da filo spinato perché abitati da famiglie accusate di aver preso parte o collaborato con la rivolta anticastrista delle montagne di Escambray. I suoi abitanti erano in gran maggioranza cattolici. Con il tempo Sandino è cresciuto fino ai circa 37 mila abitanti attuali, e parallelamente anche le necessità pastorali sono cresciute.
“La comunità era portata avanti da una missionaria laica” racconta suor Maria Guadalupe - per tutti, suor Lupita -. Poi venne un sacerdote tedesco, che formò operatori pastorali nelle varie frazioni. “La comunità stessa, con il loro aiuto, continuò a vivere la vita parrocchiale ordinaria” anche quando mancava il sacerdote. Dodici anni fa arrivarono le religiose messicane, per assicurare gli incontri di formazione cristiana, il catecumenato e la catechesi, e poi un sacerdote fidei donum dalla Colombia. “La gente partecipa molto agli incontri di formazione religiosa e aveva grande desiderio di una chiesa - evidenzia suor Lupita -. Per questo il giorno dell'inaugurazione molti piangevano di gioia”. Da quando sono qui, suor Lupita e suor Ermelinda si dedicano alla gente. “Accompagniamo la loro vita quotidiana. Cerchiamo di sostenere i familiari quando muore qualcuno... di vivere la misericordia”. Si tratta di una zona con molte necessità: gli abitanti sono più che altro impiegati statali.
Qualche anno fa, attraverso un sacerdote della diocesi, vicario parrocchiale a Tampa (Stati Uniti), nacque la possibilità di construire la chiesa. Negli Stati Uniti “il parroco e la comunità accolsero l’idea con generosità, e l’hanno sostenuta per tutti questi anni, quasi dieci” spiega alla Fides Tania Gómez, portavoce della diocesi. Il Vescovo, Mons. Jorge Serpa, parlando alla stampa cubana ha detto che “il motivo della proposta era saziare le necessità pastorali e spirituali di Sandino, tenendo conto il numero dei fedeli, anche se tanti di loro sono stranieri. In alcuni anni abbiamo avuto anche 4 mila studenti di Medicina latinoamericani, molti dei quali vivevano a fondo la loro fede cristiana. In quegli anni, le messe si celebravano nelle scuole, ma loro stessi chiedevano un luogo di culto da poter frequentare regolarmente”.
Oltre a Mons. Serpa e a Mons. González Bacallao, Vescovo emerito, alle comunità religiose e a numerosi sacerdoti e fedeli delle parrocchie vicine, era presente all’inaugurazione anche l’Incaricata degli affari religiosi del Partito Comunista di Cuba, Caridad Diego. Dopo la partenza di don Carlos Mario Martínez, tornato da poco in Colombia, le Figlie Minime di Maria Immacolata attendono l’arrivo del prossimo parroco colombiano. Altre due chiese sono attualmente in costruzione nell’isola, nelle Arcidiocesi dell’Avana e di Santiago di Cuba. (SM) (Agenzia Fides 4.02.2019)


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