VATICANO - Il baobab piantato 150 anni fa oggi estende i suoi rami su tutta l'Africa: il Card. Filoni per il giubileo della Famiglia Lavigerie

sabato, 26 gennaio 2019 filoni   istituti missionari  

Roma (Agenzia Fides) – “La Chiesa desidera ancora oggi, più che mai, rispondere al mandato di Gesù risorto di portare il Vangelo a tutti i popoli; così, finché l’umanità avrà sete di Cristo, da quel cuore missionario si continuerà a formare religiose e religiosi generosi che desiderano mettere se stessi a disposizione di quel grande progetto che è l’annuncio del Vangelo e l’implantatio Ecclesiae tra tutti i popoli, nel desiderio profondo di configurare le Chiese locali alla realtà delle tante culture, pur nel contesto dell’unica cattolicità che accomuna tutti nella stessa fede. Questa è ancora oggi la ragione principale dell’esistenza della Famiglia Lavigerie nella quale cresce e si perfeziona in tanti uomini e donne la propria donazione missionaria.” E’ un brano dell’omelia che il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha pronunciato questa mattina, nella chiesa romana di San Luigi dei Francesi, durante la solenne Concelebrazione eucaristica che ha presieduto in occasione del 150° anniversario della Famiglia Lavigerie, che comprende le Missionarie di Nostra Signora d’Africa e i Padri Bianchi.
“La fondazione di queste due Società – ha ricordato il Prefetto del Dicastero Missionario - ci richiama immediatamente alla memoria la grande figura del Cardinale Charles Martial Allemand Lavigerie, dapprima Vescovo di Nancy e poi Arcivescovo di Algeri (1867) e Delegato Apostolico del Sahara. Di lui colpisce il grande intuito missionario, la sua lungimirante visione ecclesiologica, la passione che lo induceva a non ignorare il complesso mondo dell’Africa settentrionale islamica... Oggi l’opera delle Missionarie e dei Missionari d’Africa si estende in numerosi Paesi del Continente nero e in altri regioni del mondo. Potremmo dire che quel piccolo baobab, albero simbolo dell’Africa, piantato dal Lavigerie, è cresciuto estendendo i suoi rami su tutto quel Continente, alla cui ombra solidale hanno trovato accoglienza in tanti e i cui frutti di amicizia, di riscatto umano, di zelo apostolico hanno nutrito quanti se ne sono cibati”.
Riflettendo sul significato di questa particolare ricorrenza, il Cardinal Filoni ha evidenziato innanzitutto l’intuizione del Card. Lavigerie, “il quale aveva capito quanto fosse necessario che il Vangelo e la sua testimonianza non dovessero mancare tra i Musulmani dell’Africa settentrionale, vista anche come porta per il Continente sub-sahariano, allora per lo più ignoto e impenetrabile”. Quindi ha rilevato la grande generosità di religiose, sacerdoti e laici di questa Famiglia missionaria che “hanno dato la vita per il Vangelo e per la formazione delle giovani Chiese". "Quanti martiri e confessori della fede hanno fecondato la vita della Chiesa africana! Quante relazioni si sono intrecciate in tutti questi anni con le diverse culture dell’Africa, quante popolazioni sono state raggiunte, quanta comprensione c’è stata, tramite loro, dei riti ancestrali, a volte frettolosamente giudicati in negativo! Quanto bene è stato seminato, quante lotte sono state affrontate come quella della schiavitù che nel diciannovesimo secolo ancora affliggeva l’Africa; quanto cammino è stato fatto insieme al mondo islamico, che il Concilio Vaticano II avrebbe riconosciuto e istituzionalizzato nella «Commissione per i Rapporti Religiosi con i Musulmani», nel contesto del «Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso»!”
Quindi il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha invitato a rendere grazie a Dio per la fondazione di tante Chiese locali in Africa, come pure di innumerevoli opere sociali e culturali, oggi quasi del tutto gestite dalle comunità cattoliche del luogo, senza contare le numerose vocazioni maschili e femminili. “Non è superfluo pensare poi – ha proseguito - che questo anniversario coincida con l’anno in cui il Papa Francesco ha voluto indire l’ Ottobre missionario straordinario in occasione del centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud, con la quale Benedetto XV desiderò dare nuovo impulso alla missio ad gentes per risvegliare la consapevolezza del dovere missionario in tutta la Chiesa. Quasi un decennio prima, le Suore Missionarie di Nostra Signora d’Africa e i Padri Bianchi avevano ricevuto dalla Sede Apostolica la loro approvazione definitiva”.
Infine il Card. Filoni ha fatto tre raccomandazioni ai missionari e alle missionarie della Famiglia Lavigerie, tenendo presente l’incessante appello alla missione che Papa Francesco non si stanca di rilanciare in ogni circostanza. La prima caratteristica è che la fraternità “è ancora oggi, se non di più, la nuova frontiera del cristianesimo”; la seconda “è l’evangelizzazione che s’inserisce nell’esperienza concreta dove si svolge la storia degli uomini e delle donne del nostro tempo, cogliendo sempre il senso della vita umana e dell’esperienza dei popoli, che vanno compresi e stimati”. “La terza caratteristica è ecclesiologica; la Chiesa, infatti, custodisce e porta i segni della benedizione di Dio, destinati ad ogni uomo e donna, al di là delle comunità di propria appartenenza e delle espressioni religiose a cui aderiscono”. (SL) (Agenzia Fides 26/1/2019)


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