AFRICA/COSTA D’AVORIO - La riconciliazione in Costa d'Avorio richiede la volontà forte e l'impegno di tutti

mercoledì, 23 gennaio 2019 vescovi   riconciliazione  

Abidjan (Agenzia Fides) – I Vescovi della Costa d’Avorio lodano “le azioni coraggiose del Presidente della Repubblica” perché “mostrano che la riconciliazione in Costa d'Avorio prende una svolta importante, per la soddisfazione degli ivoriani e di tutti coloro che, anche al di fuori dei nostri confini, sono amanti della pace”.
Nella dichiarazione pubblicata al termine della 111.ma Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Ivoriana, che si è tenuta a Man dal 15 al 20 gennaio (vedi Fides 16/1/2019) si ricorda la legge di amnistia dell’agosto 2018 (vedi Fides 10/8/2018) che però “non deve lasciare nessuno indietro se vogliamo sul serio purificare i cuori da ogni rancore”. Lo stesso vale per il dissequestro dei beni degli accusati che non deve essere “né selettivo né parziale se si vuole permettere alle persone interessate di vivere decentemente”.
In vista delle elezioni generali del 2020, i Vescovi chiedono una “riforma effettivamente consensuale della Commissione elettorale indipendente (CEI) che ne garantisca l'indipendenza". Questi provvedimenti, insieme al “trasferimento del potere a una nuova generazione”, sono definiti “atti coraggiosi non solo da riconoscere e incoraggiare, ma soprattutto da accompagnare”. I Vescovi affermano di avere “piena fiducia nel Capo dello Stato” che favorirà questo cammino di pacificazione e di rinnovamento del Paese.
“Tuttavia, nella storia degli uomini, specialmente in politica, una svolta può rapidamente diventare un miraggio, una realtà può rapidamente trasformarsi in un mito” avverte il messaggio, pervenuto all’Agenzia Fides. “La riconciliazione in Costa d'Avorio, tra svolta e miraggio, tra realtà e mito, richiede la volontà forte e l'impegno di tutti. La Chiesa dovrà aiutare, proponendosi come modello di comunione e di riconciliazione oltre ogni calcolo politico e al di là di ogni scadenza elettorale”.
“La Chiesa non accetterà alcuna forma di violenza, prima, durante o dopo il processo elettorale” avvertono i Vescovi. Tra gli altri punti discussi dai Vescovi vi è la riforma del sistema educativo cattolico. “Sarà soprattutto necessario dare personalità a questa struttura, da anni al servizio della formazione dei nostri concittadini e consolidarla affinché possa servire ancora meglio la Chiesa e il Paese” affermano.
“Non può esserci un vero sviluppo senza una solida preparazione che presupponga un sistema educativo che soddisfi le sfide di oggi. La Chiesa, che si pone al servizi di tutti, è consapevole della questione e sta lavorando per soddisfarla”. (L.M.) (Agenzia Fides 23/1/2019)


Condividi: