ASIA/PAKISTAN - Un cristiano assolto dopo un processo per blasfemia

lunedì, 21 gennaio 2019 blasfemia   minoranze religiose   cristianesimo   diritti umani  

L'avvocato Aneeqa Maria Anthony con Pervaiz Masih

Kasur (Agenzia Fides) - Il cristiano Pervaiz Masih, accusato di blasfemia il 1° settembre 2015 e processato per quel presunto reato, è stato assolto il 15 gennaio scorso ed è libero: lo comunica all'Agenzia Fides l'avvocato
Aneeqa Maria Anthony, responsabile della organizzazione pakistana "The Voice Society", che cura l'assistenza legale e sociale di cristiani vittime di discriminazioni e ingiustizie.
"Quello di Pervaiz Masih - comunica a Fides Aneeqa Maria Anthony - è uno dei rari casi di accuse di blasfemia in cui l'imputato ha ottenuto la libertà provvisoria su cauzione. Ci sono voluti tre lunghi anni per concludere il processo. Pervaiz Masih e la sua famiglia hanno sofferto molto e hanno perso la figlia di tre anni. Secondo nostre informazioni, gli accusatori potrebbero averla uccisa, affogandola, per punire Pervaiz e la sua famiglia, data la supposta blasfemia da loro commessa contro il Profeta". Anche la moglie dell'uomo, Zarina, è stata percossa e torturata dalla polizia durante l'interrogatorio, per indurre una confessione. Pervaiz e la sua famiglia sono dovuti rimanere nascosti durante tutti questi anni dopo essere stati accusati di blasfemia. Il tribunale ha tuttavia accolto la richiesta di assoluzione depositata dal gruppo di esperti legali della nostra organizzazione The Voce Society, anche se i denuncianti potrebbero ricorrere in appello". Ma, pur se ora è libero e assolto dalle accuse "per i fanatici egli resta un bestemmiatore e questa accusa seguirà il suo destino", nota l'avvocato.
L'avvocato rileva: "Pervaiz è stato rilasciato, dopo tre anni di carcere e di sofferenza, perché abbiamo dimostrato che non c'erano prove contro di lui e il suo caso è stato affrontato seriamente dalla difesa. The Voice ha fatto rilasciare molte persone dalle accuse di blasfemia in passato e continuerà ad aiutare gli innocenti anche in futuro". Aneeqa conclude: "A nome della famiglia Pervaiz, voglio ringraziare tutti i nostri partner e donatori in tutto il mondo che hanno supportato questo caso con aiuti concreti e preghiere".
Pervaiz Masih era stato arrestato nel distretto di Kasur il 2 settembre 2015 scorso per presunta blasfemia (vedi Fides 3/9/2015) in seguito a una controversia privata con un uomo musulmano, Haji Jamshed, sulla vendita di materiale edile. Grazie agli avvocati del team "The Voice Society", gli era stata poi concessa la libertà su cauzione. Kasur è una delle zone più conservatrici del Punjab, ed è molto pericoloso contestare un caso di blasfemia in tale area. (PA) (Agenzia Fides 21/01/2019)


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