AFRICA/CONGO RD - L’impegno della Chiesa per la giustizia e l’onestà: un riferimento per molte Chiese locali nel continente

mercoledì, 16 gennaio 2019

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Kinshasa (Agenzia Fides) – I tanto attesi risultati delle recenti elezioni presidenziali nella Repubblica Democratica del Congo continuano a suscitare polemiche tra varie istituzioni e ad alimentare, d'altro canto, l’impegno della Chiesa cattolica del Paese, affinché prevalgano la giustizia e l’onestà. Denunciando la non veridicità dei risultati delle elezioni presidenziali che hanno visto Felix Tshisekedi eletto nuovo presidente della Repubblica del Congo, la Chiesa cattolica "rimane ferma e coerente nel contribuire a un Congo sempre più democratico e giusto" (vedi Fides 11/1/2019).
“I risultati della presenza e dell'impegno della Chiesa in Congo sono di fondamentale importanza” sottolinea a Fides padre Donald Zagore, teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane. “Grazie al suo impegno, la Chiesa cattolica è riuscita a costringere Joseph Kabila a rinunciare a un terzo mandato e a lasciare il potere. Anche se molti parlano di un accordo politico tra Kabila e Felix Tshisekedi, i risultati pubblicati dalle urne hanno avuto come esito la tanto desiderata alternanza politica per la quale i cattolici hanno organizzato marce, costate la vita a molti giovani, rimasti uccisi nelle strade come martiri della democrazia: tra questi Thérèse Kapangala, aspirante alla vita religiosa, Rossy Mukendi Tshimanga, attivista cattolico e tutti gli altri”, continua Zagore.
“Avremmo tutti preferito avere risultati più giusti e democratici, ma si sa che la lotta per la democrazia è difficile e richiede impegno costante. Oggi in Congo dobbiamo concentrarci sui risultati e lavorare per consolidarli in modo tale che, attraverso lente e dolorose evoluzioni, il paese un giorno diventi pienamente democratico. L’impegno della Chiesa del Congo deve rimanere fonte di ispirazione per molte Chiese locali nel continente africano. La Chiesa in Congo ha dimostrato che mai più la gente sarà lasciata alla sola forza della politica. Ora anche chi non ha avuto voce finalmente può esprimersi attraverso la voce della Chiesa”.
(DZ/AP) (Agenzia Fides 16/1/2019)


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