AFRICA/TOGO - Tensione in vista delle elezioni parlamentari: l’opposizione scende in strada

venerdì, 30 novembre 2018

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Sokodè (Agenzia Fides) – Il 20 dicembre prossimo il paese sarà impegnato nelle elezioni parlamentari, tuttavia la crisi politica sembra non arrestarsi, riferiscono fonti locali di Fides. In vista del voto sono state organizzate due manifestazioni, una il 29 novembre ed un’altra prevista per il 1° dicembre. Lomé, Kpalimé, Atakpamé, Sokodé, Bassar e Dapaong, sono le città scelte dalla Coalizione che raduna i partiti dell’opposizione. I leader della Coalizione domandano che il processo elettorale sia fermato e hanno invitato la popolazione a scendere in strada.
Secondo quanto riferito a Fides, la Coalizione chiede di riorganizzare l'ufficio della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) e tutte le attività preparatorie alle elezioni. La Coalizione ha annunciato che non presenterà i candidati e che farà appello a nuove manifestazioni per denunciare le irregolarità nel processo elettorale. La Corte costituzionale ha convalidato le liste di 12 partiti e 17 altre liste di candidati indipendenti. La campagna elettorale inizierà ufficialmente il 4 dicembre.
“Non vogliamo elezioni fraudolente in Togo, ha detto alla radio locale la coordinatrice della Coalizione, Brigitte Adjamagbo-Johnson. Non daremo la nostra benedizione alla farsa che si sta preparando. Abbiamo già fatto ricorso alla Commissione della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), l’organismo regionale che segue da vicino la crisi politica in Togo” ha aggiunto. “Con queste manifestazioni vogliamo solo esercitare il nostro diritto costituzionale, per esprimere il nostro dissenso” ha dichiarato la Johnson.
La settimana scorsa, il Ministro della sicurezza, generale, Yark Damehame, ha avvertito di possibili violenze che mirano a interrompere il processo elettorale. “Il boicottaggio è una scelta democratica. Non vogliamo portare distruzione o sommosse”, ha detto Damehame a una radio locale.
Nel mese di settembre 2017, una marea umana si riversò per le strade di Lomé e in diverse importanti città del Nord, su richiesta della Coalizione, per chiedere le dimissioni del presidente Faure Gnassingbe. Quest'ultimo è al potere dal 2005, dopo la morte di suo padre, che ha governato il paese per 38 anni.
(SG/AP) (30/11/2018 Agenzia Fides)


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