ASIA/INDIA - Le vittime dei massacri dell'Orissa: “Cristo è il Re della pace, della verità, dell'amore e della fraternità”

giovedì, 29 novembre 2018 minoranze religiose   persecuzioni   violenza   estremismo   induismo  

Bhubaneswar (Agenzia Fides) - E' una professione di fede commovente quella dei cristiani del distretto di Kandhamal, località nello stato indiano di Orissa, teatro dei massacri compiuti da fanatici estremisti indù che nel 2008 portarono avanti una “pulizia etnica” contro i cristiani con 100 vittime e 56mila sfollati. Come appreso da Fides, circa 5.000 fedeli si sono riuniti per celebrare la festa di Cristo Re e il Giubileo della fondazione della parrocchia di “Nostra Signora della Carità” a Raikia, nel distetto di Kandhamal, accogliendo l'Arcivescovo John Barwa, SVD, alla guida della diocesi di Cuttack-Bhubaneswar per una Messa di ringraziamento.
“I 60 anni di cammino di fede sono una pietra miliare per i sopravvissuti di Kandhamal, colpiti dalla violenza anticristiana del 2008”, ha affermato mons. John Barwa nella sua omelia. “Cristo, Re dei Re, e Principe della Pace, ha accompagnato l'innocente popolo di Kandhamal attraverso 60 anni di cammino di fede. Oggi il mondo conosce e apprezza la forte fede del popolo di Kandhamal, diventato l'ispirazione della vera testimonianza di Gesù Cristo in India” ha aggiunto l'Arcivescovo.
“La fede sta crescendo, il numero dei cristiani aumenta, le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata sono fiorenti a Kandhamal” rileva a Fides p. Cassian Parichha, 82 anni, sacerdote in pensione, ex parroco della chiesa di Nostra Signora della Carità a Raikia.
“Cristo è il Re della pace, della verità, dell'amore e della fraternità”, hanno recitato in coro i fedeli. “Il popolo di Kandhamal ringrazia Dio in modo speciale per i missionari, per i Vescovi e i Pastori che hanno servito la comunità locale e ricorda le 100 persone che nel 2008 hanno sacrificato la loro vita per la fede in Gesù Cristo” dice a Fides Pradosh Chandra Nayak, parroco e Vicario generale dell'Arcidiocesi.
Attualmente la parrocchia ha 1.200 famiglie cattoliche. La comunità ha vissuto la celebrazione giubilare nella festa e nella preghiera, organizzando una Adorazione Eucaristica e portando in processione candele accese, a testimoniare la luce di Cristo che dona pace a tutto il paese. Alle celebrazioni hanno partecipato anche fedeli indù. (PN) (Agenzia Fides 29/11/2018)


Condividi: