ASIA/IRAQ - Centinaia di case sottratte abusivamente ai cristiani nella provincia di Ninive

venerdì, 16 novembre 2018 medio oriente   chiese orientali   rifugiati   migranti  

AINA

Mosul (Agenzia Fides) – Sono almeno 350 le abitazioni appartenenti a cristiani che negli ultimi anni sono state sottratte illegalmente ai loro legittimi possessori, approfittando della loro assenza e attraverso la produzione di falsi documenti legali, che rendono molto complicato il loro recupero da parte dei proprietari. Lo riferisce un'inchiesta del network televisivo iracheno al Sumaria, rilanciato dal website ankawa.com.
Secondo fonti governative citate nel reportage, le autorità irachene sono a conoscenza delle truffe immobiliari architettate a danno dei cristiani e avrebbero dato disposizioni a tutti i dipartimenti regionali competenti di non autorizzare transazioni di beni immobili appartenenti a membri della componente cristiana senza aver prima verificato, oltre ogni dubbio, che la vendita di case e terreni sia davvero voluta e autorizzata dai legittimi proprietari. L'aumento di controlli avrebbe sventato negli ultimi mesi almeno 50 tentativi di false compravendite che interessavano proprietà immobiliari appartenenti a cristiani.
Il fenomeno delle sottrazioni illegali di beni immobiliari a proprietari cristiani, registrato e denunciato in passato anche a Baghdad, Kirkuk e in altre aree del Paese (vedi Fides 23/7/2015), ha potuto prendere piede anche grazie a connivenze e coperture di funzionari corrotti e disonesti, che si mettono a servizio di singoli impostori e gruppi organizzati di truffatori.
Il furto “legalizzato” delle proprietà delle famiglie cristiane è strettamente collegato all'esodo di massa dei cristiani iracheni, seguito degli interventi militari a guida Usa per abbattere il regime di Saddam Hussein. I truffatori si appropriano di case e immobili rimasti vuoti, contando sulla facile previsione che nessuno dei proprietari tornerà a reclamarne la proprietà. Parlamentari e associazioni cristiane in passato hanno fatto appello più volte alle istituzioni amministrative locali, chiedendo di stroncare il fenomeno delle false certificazioni su cui si regge questo tipo di truffa. (GV) (Agenzia Fides 16/11/2018)


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