ASIA/INDIA - Nella provincia più popolosa del mondo, picco di violenza anticristiana

giovedì, 25 ottobre 2018 minoranze religiose   cristianesimo   libertà religiosa   violenza   persecuzioni  

Gruppi estremisti induisti

New Delhi (Agenzia Fides) - Nell Uttar Pradesh, lo stato più popoloso del Nord dell'India, e considerata la divisione amministrativa il più popoloso al mondo, si assiste a una violenza contro i cristiani che tocca un picco altissimo. "Siamo una minoranza nella popolazione indiana, ma sembra che la nostra presenza, in questo stato, venga considerata una minaccia per l'agenda nascosta di gruppi estremisti", afferma all'Agenzia Fides p. Manoj Nayak un prete cattolico dell'Uttar Pradesh.
Lo stato è guidato da un alto sacerdote indù che ha scelto la carriera politica, il primo Ministro Yogi Aditya Nath.
"La violenza si registra soprattutto nel distretto che è un collegio elettorale parlamentare del primo Ministro, Narendra Modi: Jaunpur ha una minuscola popolazione cristiana, lo 0,11% su una popolazione totale di oltre 180mila abitanti", rileva o A.C .Michael, leader cristiano, ex membro della Commissione per le Minoranze.
Leader cristiani protestanti vengono presi in custodia dalla polizia sulla base di false accuse di conversione forzata. Gli episodi si susseguono. I cristiani a Jaunpur ora vivono nel terrore, e non organizzano nemmeno le preghiere nelle proprie case. Solo nel mese di settembre, l'Uttar Pradesh ha assistito a 25 incidenti anticristiani, di cui 20 a Jaunpur. Complessivamente, dal gennaio 2018, nello stato si sono verificati 59 su 190 episodi di violenza contro i cristiani in India.
Gli attacchi continuano a intimidire la popolazione cristiana del paese che ama la pace. "E' preoccupante perché questa violenza attenta ai pilastri democratici dell'India. Le istituzioni governative e i mass media ignorano questi attacchi sistematici sui cristiani", rileva l'attivista. "E il potere giudiziario ha fallito, dato che vi sono giudizi pendenti per oltre 200 casi di false accuse di conversione in vari tribunali dell'India" conclude Michael. (PN) (Agenzia Fides 25/10/2018)


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