AFRICA/CAMERUN - Vigilia del voto presidenziale sotto tensione

venerdì, 5 ottobre 2018 elezioni   politica  

Yaoundé (Agenzia Fides) - Sono 9 i candidati all’elezione presidenziale che si tiene domenica 7 ottobre in Camerun. Tra questi c’è il Presidente uscente, Paul Biya, 85 anni, al potere dal 1982, che si presenta per ottenere un settimo mandato.
Diverse parrocchie cattoliche hanno organizzato momenti di preghiera perché il voto si svolga pacificamente e affinché il Camerun possa superare le sue difficoltà senza forti traumi.
Il Paese infatti attende la votazione con ansia per il timore di violenze specie nelle aree dove già la tensione è alta, come le regioni anglofone che giusto un anno fa hanno proclamato simbolicamente la secessione, dandosi il nome di Ambazonia (vedi Fides 2/10/2017). L’estremo nord del Paese è invece sconvolto dalle incursioni degli uomini di Boko Haram, gruppo islamista nato nella vicina Nigeria che semina morte e distruzione anche nei Paesi vicini. Le tensioni nelle regioni anglofone e in quella del nord hanno provocato la fuga di migliaia di persone in altre zone del Camerun e all’estero. Secondo l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, almeno 10.000 camerunesi, l’80% dei quali sono donne e bambini, sono accolti in campi di fortuna in Nigeria. Gli sfollati sono 238.000 nell’estremo nord e più di 300.000 nelle regioni anglofone.
Il Camerun inoltre deve fare fronte ad una grave crisi economica e ad al riaccendersi di rivalità etniche, alimentate dalla diffusione di messaggi d’odio a sfondo etnico che si propagano sui social media. Maggioranza e opposizione hanno sfruttato queste divisioni nella loro campagna elettorale, alimentando nuove tensioni e giustificazioni per creare scontri violenti. (L.M.) (Agenzia Fides 5/10/2018)


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