AMERICA/BOLIVIA - Vescovi di Bolivia e Cile invitano alla pace e al buon senso aspettando la decisione del Tribunale dell’Aja

lunedì, 1 ottobre 2018 politica   vescovi   aree di crisi  

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Vescovi di Bolivia e Cile invitano alla pace e al buon senso aspettando la decisione del Tribunale dell’Aja

La Paz (Agenzia Fides) – In attesa della decisione del Tribunale dell’Aja sulla richiesta di accesso al mare presentata dalla Bolivia, la cui pubblicazione è attesa per oggi, i Vescovi della Bolivia insieme ai Vescovi del Cile hanno reso nota una dichiarazione comune, pervenuta all’Agenzia Fides.
"In vista dell'imminente giudizio del Tribunale Internazionale dell'Aja, i Vescovi delle Conferenze Episcopali del Cile e della Bolivia vogliono ricordare che siamo due popoli fratelli, uniti dalla fede e dall'esperienza di comunione, fratellanza e solidarietà che caratterizzano le nostre relazioni reciproche e quelle delle nostre Chiese. Ringraziamo Dio per la realtà dei nostri due popoli, come afferma il Documento di Aparecida (DA, n.55), ‘la stessa geografia, la fede, la lingua e la cultura cristiana si sono definitivamente unite nel cammino della storia’. Poiché apparteniamo all'America Latina, siamo un'unità geografica e culturale che la gente dei nostri popoli sa riconoscere ed esprimere attraverso tanti segni di integrazione, relazioni interpersonali e espressioni di religiosità popolare che attraversano i confini" si legge nel comunicato.
"I nostri popoli hanno una vocazione per la pace. Papa Francesco, nel 2014, ci ha ricordato che la pace ‘è possibile solo realizzandola e godendola, come migliore qualità della vita e come sviluppo più umano e sostenibile" continua il testo. "Data la vicinanza del giudizio del Tribunale Internazionale dell'Aja, ci sentiamo chiamati ad essere strumenti di unità, seguendo il desiderio di Cristo: ‘Padre, possano tutti essere uno’ (Gv 17,21). Invitiamo tutti i cattolici e le persone di buona volontà nei nostri due paesi a rispettare la sentenza con fede, pace e buon senso, spirito costruttivo e fraterno e, al di là di quanto deciso dalla Corte, esercitiamo le nostre responsabilità come strumenti di integrazione, giustizia e unità tra i nostri popoli, mantenendo e approfondendo un lavoro comune come fratelli, in particolare a favore dei più poveri", conclude il testo comune dei due Episcopati.
Sebbene la popolazione non sembri particolarmente animosa, tuttavia c'è tensione. Il Presidente della Bolivia aspetta, a 5 anni ormai dalla denuncia presentata dal suo governo, il riconoscimento di un diritto che lui considera fondamentale: l'accesso al mare; finora negato per una vecchia guerra persa contro il Cile. La guerra del Pacifico, cominciata nel 1879 si concluse nel 1883 con la sconfitta della Bolivia.
Sul fronte cileno il Presidente Sebastián Piñera ha commentato la possibilità di tre soluzioni: la richiesta viene accettata o rifiutata dalla Corte, oppure viene proposta una soluzione intermedia invitando le parti a negoziare. "In ogni caso - ha detto Piñera - attendiamo la sentenza con la massima tranquillità".
(CE) (Agenzia Fides, 01/10/2018)


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