ASIA/SINGAPORE - Depenalizzare gli atti omosessuali: per la Chiesa è urgente tutelare la famiglia tradizionale

mercoledì, 19 settembre 2018 omosessualità   politica   legalità   giustizia   dottrina sociale   libertà di coscienza   famiglia  

Singapore (Agenzia Fides) – “La Chiesa considera tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale, con lo stesso rispetto: tutti nella comunità sono importanti, indipendentemente dal fatto che provino attrazione verso persone dello stesso sesso. Avvertiamo le lotte e le sofferenze di quanti, provando attrazione verso persone dello stesso sesso, amano sinceramente Dio e desiderano vivere secondo il suo piano divino per l'umanità. Sono accanto a loro quando sono ostracizzati o emarginati dalla società: anch'essi meritano di essere amati e trattati con dignità e rispetto”. Lo scrive l'Arcivescovo di Singapore, William Goh, in una Lettera pastorale, pervenuta all'Agenzia Fides, che affronta la questione dei rapporti omosessuali e della legislazione vigente, mentre è in corso un dibattito sulla possibile abrogazione dell'articolo 377 comma a) del Codice penale, che prevede sanzioni penali per i rapporto omosessuali tra adulti.
L'Arcivescovo chiarisce che “accettare nella società gli atti omosessuali come norma sociale avrebbe conseguenze terribili per la stabilità delle famiglie, per il benessere dei bambini e portare rischi a lungo per il bene comune”. Dunque un eventuale intervento del legislatore, rileva, non dovrebbe soltanto “limitarsi a rimuovere le sanzioni penali contro gli omosessuali”, ma anche “garantire la protezione della famiglia tradizionale”, e affermare con certezza che la depenalizzazione non comporti “richieste ulteriori di legalizzare le unioni omosessuali, consentire l'adozione di bambini a coppie dello stesso sesso o la maternità surrogata”. Per questo “sono dell'opinione che l'articolo 377 comma a) non debba essere abrogato nelle circostanze attuali”, scrive l'Arcivescovo. Considerando le implicazioni sociali e morali, l'Arcivescovo Goh sollecita i cattolici nel paese a “prendere una posizione coscienziosa”, respingendo per ora l'abrogazione dell'articolo, “osservando le terribili conseguenze in quei paesi che hanno normalizzato le unioni omosessuali”.
Il dibattito sulla depenalizzazione dei rapporti omosessuali si è acceso a Singapore dopo che la Corte Suprema in India ha stabilito che la relazione omosessuale tra adulti consenzienti non è un reato. A Singapore un tentativo di abrogare l'articolo 377 comma a) del Codice Penale era stato sollevato già nel 2014 ma è fallito.
Anche il Consiglio Nazionale delle Chiese di Singapore (NCCS), organismo che riunisce le denominazioni cristiane protestanti, in una nota afferma di non sostenere l'abrogazione della legge, dicendo che “lo stile di vita omosessuale è dannoso per le famiglie e la società”. (SD) (Agenzia Fides 19/9/2018)


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