AFRICA/CONGO RD - “Le elezioni nella RDC siano credibili, altrimenti si rischia di infiammare la regione dei Grandi Laghi”: l’allarme dei Vescovi

mercoledì, 12 settembre 2018 elezioni   vescovi   violenza  

Vue de Sozacom, Kinshasa, 2004.

Kinshasa (Agenzia Fides) - “Siamo preoccupati per lo stato del processo elettorale nel nostro Paese” si afferma in un appello inviato al Presidente dello Zambia, Edgard Lungu, nella sua qualità di Presidente della Troika della SADC sulla Politica, la Sicurezza e la Difesa, sottoscritto a nome dei Vescovi congolesi da Sua Ecc. Mons. Marcel Utembi Tapa, Arcivescovo di Kisangani e Presidente della CENCO (Conferenza Episcopale Nazionale Congolese), e da Sua Ecc. Mons. Fridolin Ambongo, Arcivescovo Coadiutore di Kinshasa e Vice Presidente della CENCO.
La Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC), alla quale aderiscono 15 Stati (Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Seychelles, Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Zambia, Zimbabwe), è stata incarica di “accompagnare il processo elettorale e la ricerca della pace nella RDC” (vedi Fides 2/2/2018).
I Vescovi congolese ribadiscono le loro preoccupazioni presentate a fine agosto, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sullo stato del processo elettorale nella Repubblica Democratica del Congo, in vista delle elezioni presidenziali e politiche previste il 23 dicembre (vedi Fides 29/8/2018).
Pur riconoscendo che sono stati fatti passi positivi per la preparazione del voto (lista elettorale verificata; rispetto delle date chiave del calendario elettorale; pubblicazione di elenchi provvisori dei candidati dei deputati locali e nazionali e di quelli presidenziali; nomina del candidato del Fronte comune per il Congo, la piattaforma elettorale del Presidente della Repubblica in carica; finanziamento progressivo del processo elettorale da parte del governo congolese), i Vescovi sottolineano l’esistenza di questioni fondamentali da risolvere, come la situazione di milioni di elettori iscritti nelle liste elettorali senza impronte digitali, la mancanza di consenso sull’uso delle macchine elettorali elettroniche, la mancata liberazione dei prigionieri politici e l’esclusione dal processo elettorale di alcuni candidati come l’ex Governatore del Katanga Moïse Katumbi, oltre alle gravi condizioni di insicurezza nell’est del Paese.
I Vescovi chiedono quindi al Presidente Lungu di cercare di persuadere il governo di Kinshasa a trovare una soluzione alle problematiche sopraccitate. Altrimenti, concludono allarmati, “se non si trovano le risposte giuste a queste questioni, corriamo il rischio sia che non si tengano le elezioni il 23 dicembre oppure che queste siano elezioni di parte. In entrambi i casi, in assenza di elezioni credibili, inclusive e pacifiche, la Repubblica Democratica del Congo rischia di sprofondare nella violenza o addirittura nel caos che può dar fuoco a tutta la subregione dei Grandi Laghi”. (L.M.) (Agenzia Fides 12/9/2018)


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