AMERICA/NICARAGUA - Intimidazioni contro la Chiesa: scritte sulle mura della Cattedrale, disturbate le messe

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Intimidazioni contro la Chiesa: scritte sulle mura della Cattedrale, disturbate le messe

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Intimidazioni contro la Chiesa: scritte sulle mura della Cattedrale, disturbate le messe

Managua (Agenzia Fides) – Le mura della Cattedrale Metropolita di Managua sono state imbrattate con le scritte "Preti golpisti" o "Preti assassini", firmate dall’FSLN (Frente Sandinista de Liberacion Nacional, il partito del governo). Si tratta dell’ennesimo episodio che testimonia la tensione esistente nel paese: dinanzi alle proteste popolari dei comuni cittadini, il governo invia gruppi di militari o estremisti a diffamare la Chiesa cattolica. Il rettore della Cattedrale, padre Luis Herrera, ha spiegato che ogni volta che passano le marce dei sostenitori del governo, nella strada che va dal Metrocentro alla collina di Tiscapa, i manifestanti gridano oscenità contro i religiosi e ormai quindi non sorprende che abbiano osato imbrattare le mura della Chiesa.
Da quando, il 20 aprile, la Cattedrale di Managua è stata rifugio per centinaia di giovani che erano stati attaccati dai sostenitori del governo e dalla polizia nazionale, gli atti di intimidazione e discredito contro la Chiesa non si sono mai fermati. In quella occasione, altri giovani erano arrivati al tempio cattolico con aiuti umanitari per gli studenti universitari che protestavano contro le riforme della legge sulla sicurezza sociale, ma il regime li aveva brutalmente attaccati per evitare di aiutare coloro che erano nelle università. Gli orteguisti spararono proiettili di piombo, proiettili di gomma e gas lacrimogeni anche in chiesa (vedi Fides 28/04/2018).
La situazione comincia a preoccupare tutta la comunità cattolica, e non solo. Fides ha ricevuto poche ore fa un messaggio di Mons. Silvio José Baez, Vescovo ausiliare di Managua, nel quale si legge: "Mio fratello, Mons. Jorge Solorzano, Vescovo di Granada, ha appena confermato la mancanza di rispetto dei gruppi del governo che sono entrati con violenza nel tempio di La Merced durante la celebrazione della messa domenicale. La mia solidarietà a lui e a questa cara diocesi".
Purtroppo non è un caso isolato: padre Edwin Román, parroco della chiesa di San Miguel a Masaya, ha riferito che ieri pomeriggio, domenica, il commissario Ramón Avellán, nuovo vice direttore della polizia nazionale, insieme a molti poliziotti in tenuta antisommossa e simpatizzanti sandinisti, si sono messi davanti alla chiesa con un megafono nel momento in cui si celebrava la messa.
Il sacerdote, secondo messaggi arrivati a Fides, alle tre del pomeriggio, è andato personalmente a chiedere al commissario Ramón Avellán di abbassare il volume all'altoparlante, che trasmetteva musica a favore del partito governativo, perché disturbava il servizio religioso. La risposta è stata un colpo, una spinta violenta e un'aggressione verbale contro il sacerdote.
(CE) (Agenzia Fides, 10/09/2018)


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