ASIA/COREA DEL SUD - Vescovi dell'Asia uniti: Forum per la pace nella penisola coreana

lunedì, 3 settembre 2018 pace   riconciliazione   vescovi  

Seoul (Agenzia Fides) - Condividere un approccio di pace e di riconciliazione applicate alla politica e alla società, condividere esperienze e lanciare un messaggio di unità: con questo spirito Cardinali e Vescovi da tutta l'Asia sono riuniti in Corea del Sud per partecipare al "Forum per la condivisione della pace nella penisola coreana", ospitato e organizzato dalla Arcidiocesi di Seul, iniziato il 1° settembre al Campus Seongshin dell'Università Cattolica della capitale coreana. Come riferito a Fides dall'Ufficio per le Comunicazioni dell'Arcidiocesi, il Forum, giunto sua terza edizione, ha visto la partecipazione dei principali leader religiosi dell'Asia e ha avuto come tema la "Dignità umana e pace: un cammino per la penisola coreana".
Il Cardinale Andrea Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul e Amministratore Apostolico di Pyongyang, ha aperto i lavori, mentre l'Arcivescovo Alfred Xuereb, Nunzio Apostolico in Corea, ha espresso ai presenti la vicinanza di Papa Francesco. Sono seguiti poi gli interventi dei Cardinali Oswald Gracias, Arcivescovo di Mumbai (India), Luis Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine), Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon (Myanmar) e dell’ Arcivescovo Sebastian Francis Shaw, alla gioda della diocesi di Lahore (Pakistan).
Come appreso da Fides, il Cardinale Andrea Yeom ha ricordato le parole di Papa Francesco durante la sua visita in Corea del Sud nel 2014: “le comunità cristiane in Asia sono davvero un piccolo gregge, ma hanno la missione di diffondere la luce del Vangelo fino alla fine del mondo”, sottolineando che solo attraverso la cooperazione tra le chiese si potrà compiere "la vera missione di umanizzazione ed evangelizzazione della penisola coreana".
Nella prima sessione del Forum, incentrato sul tema "la vita umana", in particolare il Cardinale Oswald Gracias ha affermato che "c'è bisogno di tempo per creare una cultura di pace nel mondo. La protezione e la promozione dei diritti umani è essenziale non solo per il bene individuale ma anche per il bene comune. E mentre ci impegniamo a essere costruttori di ponti, diciamo un 'sì' convinto e sincero all'edificazione della solidarietà tra le nazioni e un 'no' risoluto a tutto ciò che porta divisione".
Il Cardinale Tagle ha poi sottolineato che “la pace è una relazione profonda che si indebolisce quando le persone diventano individui. La pace si realizza quando sei in comunione con Dio. A partire da questa relazione fondamentale è possibile essere in armonia con se stessi, con il prossimo e con il creato".
Nella seconda sessione, il Cardinale Bo ha sottolineato che "dove non c'è il rispetto della dignità umana, non si può costruire la pace" e, raccontando la sua esperienza in Myanmar, ha detto che "non dobbiamo tacere per il bene di coloro che soffrono per la povertà, per i conflitti e per le ingiustizie, non dobbiamo tacere di fronte al dramma degli sfollati, dei profughi, delle vittime delle nuove forme di schiavitù e di quelli che sono nel pianto: anzi dobbiamo essere la loro voce".
Infine l'Arcivescovo Francis Shaw ha ricordato: "Siamo nati in Pakistan e Dio ha un progetto di vita per noi. Quindi, dobbiamo essere coraggiosi e non perdere la speranza. Siamo noi i pacificatori e i guaritori della società", ricordando l'impegno della Chiesa locale nel dialogo con le autorità religiose islamiche.
La terza sessione è stata una tavola rotonda sul tema del "Convivere", in cui i relatori hanno discusso sui problemi delle famiglie multiculturali, dell’integrazione dei rifugiati nordcoreani nella società coreana, della disuguaglianza dopo la democratizzazione in Corea, del conflitto generazionale nel contesto di un rapido invecchiamento della società.
Nella quarta sessione, che verteva sul tema "La vita pacifica", diversi interventi di professori e accademici cattolici hanno affrontato la tematica della "via della vera pace", riportando alcuni scritti del Cardinale Kim Soo-hwan, e hanno condiviso le loro opinioni su come creare un sistema per i diritti umani in Corea e in Asia.
I leader religiosi asiatici presenti al Forum visiteranno il villaggio di Panmunjom, sul confine intercoreano, luogo simbolo della divisione della penisola coreana, e parteciperanno a incontri con i mass media. (PA) (Agenzia Fides 3/9/2018)


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