ASIA/INDONESIA - Un sacerdote: "Dopo il sisma, gli sfollati sono disperati: urgono aiuti umanitari"

mercoledì, 8 agosto 2018

Mataram (Agenzia Fides) - "C'è bisogno di un enorme lavoro di soccorso per le migliaia di persone colpite dal recente terremoto nell'isola turistica di Lombok": lo dice all'Agenzia Fides il sacerdote cattolico p. Laurencius Maryono, parroco di Santa Maria Immacolata a Mataram, la capitale della provincia di Nusa Tenggara occidentale, notando che migliaia di persone sono vitime del sisma del 5 agosto che, secondo fonti governative, ha ucciso almeno 105 persone .
"Le persone stanno soffrendo molto. Hanno bisogno di vestiti, cibo, acqua, medicine e altre beni per sopravvivere all'indomani del disastro" rileva padre Maryono. "Gli sfollati dormono sulle strade e sono in preda a grande angoscia e tristezza", aggiunge.
Nella mente della popolazione c'è ancora il ricordo del devastante tsunami del 2004 che ha causato la morte di 168.000 persone in Indonesia. Il terremoto ha distrutto case e vite in questo vasto arcipelago, provocando lo sfollamento di oltre 84.000 persone, secondo il portavoce dell'Agenzia per la mitigazione dei disastri naturali, Sutopo Purwo Nugroho. Le agenzie umanitarie internazionali e i paesi di tutto il mondo hanno iniziato ad inviare aiuti per i sopravvissuti. "La sfida per il lavoro di soccorso è enorme", nota il sacerdote.
Caritas Indonesia e Catholic Relief Services (CRS) si sono mobilitate nel sollecitare fondi internazionali in tutto il mondo e stanno contribunedo all'opera di aiuto umnitario, a vari livelli. Inoltre "gli ospedali cattolici di tutto il paese hanno inviato il loro personale medico (medici e infermieri) nell'area colpita per prestare servizio" nota a Fides suor Paulina della Congregazione delle Suore Missionarie Serve dello Spirito Santo. (SD) (Agenzia Fides 8/8/2018)


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