AMERICA/PERU' - I Vescovi: serve volontà politica per una vera riforma del sistema giudiziario e costituzionale

mercoledì, 25 luglio 2018 società civile   chiese locali   situazione sociale  
I Vescovi: serve volontà politica per una vera riforma del sistema giudiziario e costituzionale

cep

I Vescovi: serve volontà politica per una vera riforma del sistema giudiziario e costituzionale

Lima (Agenzia Fides) – "Sembrerebbe che ci sia una cultura aziendale e criminale nella magistratura": queste le parole molto dure del Presidente della Conferenza Episcopale Peruviana, Mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivescovo di Trujillo, dopo il suo incontro del 18 luglio con la Commissione per la riforma della giustizia, nominata dal Presidente della Repubblica, Martin Vizcarra, dopo la conferma degli atti di corruzione in cui sono coinvolti alcuni membri del Consiglio nazionale della magistratura (CNM) e del potere giudiziario (vedi Fides 19/07/2018).
In tal senso, l’Arcivescovo ha commentato che deve esserci una volontà politica per realizzare una vera riforma del sistema giudiziario e costituzionale, che permetta il cambiamento delle leggi e dei regolamenti organici dell'attuale sistema giudiziario. "Serve anche una riforma della composizione del Consiglio Nazionale dei Magistrati (CNM) e dell'Accademia nazionale dei Magistrati (AMAG), responsabile della formazione dei magistrati" ha sottolineato Mons. Cabrejos Vidarte. Ha aggiunto che il sistema dei Sostituti procuratori della Procura pubblica dovrebbe essere eliminato a tutti i livelli al fine di consentire a qualsiasi magistrato di rispondere direttamente all'azione penale.
Ieri il Parlamento ha dichiarato il CNM "in situazione di emergenza" per 9 mesi, misura con la quale si può intervenire per la sua ristrutturazione totale. Allo stesso modo è stato sospeso dall'incarico il capo dell'Ufficio Nazionale del Processo Elettorale, sempre a causa delle irregolarità verificate precedentemente. L'incarico era stato assegnato dal CNM. Secondo dati raccolti da Fides, dopo aver appreso queste misure, la popolazione sta mostrando una indignazione crescente per il propagarsi dei casi di corruzione e di nomine fatte solo per amicizia.
Pochi giorni fa, il Sottosegretario della Conferenza Episcopale Peruviana, R. P. Guillermo Inca Pereda, aveva dichiarato: "La serietà della corruzione, che oggi vediamo corrodere le nostre istituzioni, era già stata sottolineata dal Papa, quando disse: ‘La tesi che sollevo è che per il problema della corruzione è difficile tornare indietro. Io distinguo tra peccato e corruzione. Il peccatore è una persona che conosce i limiti, che fa degli errori. È consapevole di aver torto. Ma il corrotto perde questa bussola e vive in un altro mondo, dal quale è difficile uscire’."
Le dichiarazioni di P. Guillermo Inca Pereda sono state fatte in seguito ad una proposta iniziale dello stesso parlamento di sospendere solo per qualche giorno un membro del parlamento stesso per casi di corruzione, invece di revocargli definitivamente l'incarico.
Fin dal primo giorno di governo, il Presidente della Repubblica, Martín Vizcarra, ha affermato che la sua priorità sarà la lotta alla corruzione e il rafforzamento delle istituzioni democratiche del paese. Dopo lo scoppio della crisi ha ratificato il suo fermo impegno e dicendo che affronterà il flagello "a qualunque prezzo e chiunque cada". Ha anche annunciato che nei prossimi giorni inizieranno ad essere attuate una serie di modifiche per riformare il sistema di amministrazione della giustizia perché "non c'è tempo da perdere". Inoltre il presidente Vizcarra ha fatto appello alla cittadinanza perchè assuma un ruolo di supervisione, al fine di prevenire che il cancro sia istituzionalizzato, esprimendo la sua fiducia che insieme si potrà cambiare il Paese.
(CE) (Agenzia Fides, 25/07/2018)


Condividi: