AMERICA/NICARAGUA - Le forze filogovernative mantengono l'assedio alla chiesa nel comune La Trinidad

giovedì, 5 luglio 2018 diritti umani   violenza   democrazia   elezioni   conferenze episcopali  
Le forze filogovernative mantengono l'assedio alla chiesa nel comune La Trinidad

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Le forze filogovernative mantengono l'assedio alla chiesa nel comune La Trinidad

Managua (Agenzia Fides) – Sono passate più di 40 ore da quando le forze filogovernative sono arrivate a Estelì per stringere d’assedio la chiesa del comune La Trinidad, nonostante le denunce di sacerdoti e Vescovi. "Condanno l'aggressione a Estelì contro i giornalisti della tv Merced della diocesi di Matagalpa. La mia solidarietà a Mons. Alvarez e ai giornalisti. E' intollerabile attentare alla libertà di stampa" aveva scritto Mons. Silvio Baez, Ausiliare di Managua, su twitter per informare di ciò che stava accadendo.
Lo stesso Cardinale Leopoldo Brenes, Arcivescovo di Managua, ha condannato l'aggressione contro i giornalisti e ha denunciato l'assedio alla chiesa: "Da Estelí mi dicono che la chiesa parrocchiale La Candelaria, nel comune di La Trinidad, Estelí, è circondata da membri della polizia nazionale e da gruppi paramilitari, provocando terrore nei sacerdoti e nei fedeli che sono dentro. Chiedo alla direzione della polizia nazionale di sospendere questa azione di disturbo e di violenza, in modo che i fedeli possano tornare alle loro case" aveva scritto in un comunicato inviato a Fides.
Martedì 3 luglio circa 40 camion con attrezzature antisommossa e uomini armati e incappucciati è arrivato a La Trinidad, 124 km a nord di Managua, nel dipartimento di Estelí, dove hanno smantellato un blocco organizzato dai manifestanti sulla strada internazionale e hanno arrestato diversi giovani portandoli via dalle loro case. Secondo la stampa locale, un membro delle forze governative è stato ucciso, ma il governo ha elogiato solo la riapertura dell'autostrada. Diversi manifestanti sono stati feriti gravemente, secondo gli organismi per i diritti umani.
Secondo le fonti di Fides, la violenza delle forze governative ha iniziato a perseguitare i membri locali della Chiesa cattolica. Non solo hanno preso di mira sacerdoti e seminaristi, fermati per strada con falsi pretesti di effettuare controlli, ma anche l'assedio alla chiesa della Trinidad è stato gestito con molta violenza e con l’intenzione di impedire la comunicazione con i fedeli che vi si trovano dentro, perlopiù giovani, che si erano rifugiati in chiesa per sfuggire agli arresti. Per il Vescovo della diocesi di Matagalpa, Mons. Rolando José Álvarez Lagos, le autorità accusano queste persone come se "fossero una società terroristica". Resta il fatto che hanno iniziato a portare i giovani nelle caserme e nelle carceri senza motivo.
Ieri a Managua, centinaia di nicaraguensi si sono uniti per formare una grande catena umana per chiedere al Presidente Daniel Ortega di dimettersi e per avere giustizia per le oltre 300 persone uccise nelle proteste. Il Dialogo Nazionale è ripreso, ma aspetta ancora una risposta del governo sulle questioni fondamentali: fermare la violenza e indire elezioni anticipate.
Il Nicaragua sta attraversando la più grave crisi sociopolitica dagli anni '80, che finora ha causato più di 300 morti e oltre 2.500 feriti, secondo l'Associazione nicaraguense per i diritti umani (ANPDH). Le proteste contro il governo sono iniziate il 18 aprile (vedi Fides 28/04/2018) per le annunciate riforme della sicurezza sociale, e in seguito sono diventate una richiesta di dimissioni del Presidente, da undici anni al potere, accusato di abusi e corruzione.
(CE) (Agenzia Fides, 5/07/2018)


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