ASIA/BANGLADESH - La Caritas: il ritorno dei Rohingya in Myanmar "è improbabile"

lunedì, 2 luglio 2018 rifugiati   diritti umani   caritas  

Msf

Dacca (Agenzia Fides) - Il ritorno dei rifugiati Rohingya dal Bangladesh al Myanmar "è alquanto improbabile per ora", afferma la Caritas Bangladesh all'Agenzia Fides. "Il Bangladesh continua a gestire una massiccia crisi umanitaria. Dal mese di agosto 2017, nel vicino Myanmar, i Rohingya sono stati vittime di violenza estrema - con omicidi, stupri e distruzione di villaggi - che ha causato lo spostamento di massa dei rifugiati", ricorda all'Agenzia Fides Shiba Maria D'Rozario, Direttrice della Comunicazione di Caritas Bangladesh.
"Oltre 688.000 Rohingya sono fuggiti dallo Stato di Rakhine, portando il numero totale dei rifugiati in Bangladesh a 900.000. Hanno bisogno di riparo, cibo, acqua pulita, viveri, protezione e sicurezza dei bambini. Il loro ritorno in Myanmar sembra improbabile a breve termine, anche perché molti rifugiati temono per la loro incolumità", spiega a Fides.
Gli insediamenti di rifugiati in Bangladesh, nella zona di confine, sono cresciuti rapidamente e spontaneamente, creando aree estremamente congestionate, vulnerabili a inondazioni, frane e altri pericoli. I rischi sono particolarmente alti con l'arrivo della stagione dei cicloni, rileva D'Rozario.
Caritas Bangladesh sta lavorando con Caritas Internationalis e organizzazioni partner come Catholic Relief Service (CRS) per fornire a 265mila persone un sostegno e solidarietà completa. La Caritas ha costruito 7.540 rifugi sicuri per famiglie di rifugiati con il sostegno dei artigiani locali, e ne ha migliorati oltre 5.800. Ha fornito supporto aggiuntivo alle famiglie con esigenze specifiche, occupandosi di acqua e servizi igienici, costruendo 2.397 bagni installando 2.419 pozzi con pompe ad energia solare.
Prosegue, poi, l'addestramento di volontari per la campagna di educazione per proteggere donne e bambini dalla tratta e dalla violenza. Nei campi profughi la Caritas ha costruito sei aree a misura di bambino dove i bambini possono giocare e seguire le lezioni scolastiche.
In vista della stagione dei cicloni e delle inondazioni, CRS e Caritas stanno organizzando insediamenti sicuri curando nei campi profughi la costruzione di muri di contenimento, barriere con sacchetti di sabbia e ponti di bambù. (SD) (Agenzia Fides 2/7/2018)


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