ASIA/TAIWAN - I Camilliani in Asia, per rimotivare lo spirito missionario

mercoledì, 27 giugno 2018

Taipei (Agenzia Fides) - “Insieme in Asia per conoscere il passato, celebrare il presente, scrutare il futuro e per ri-motivare lo spirito missionario Camilliano”: questo il tema dell’incontro che ha visto riuniti a Taiwan, dal 18 al 23 giugno, i Superiori maggiori dei Camilliani (Ministri degli Infermi, MI) presenti in 38 paesi dei cinque continenti, per una condivisione di esperienze e per conoscere più da vicino la realtà asiatica. I Camilliani sono presenti in nove paesi asiatici con opere e attività pastorali ispirate al carisma di San Camillo, che sono anche positivamente apprezzate dalle autorità locali dei vari paesi in cui operano.
Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides da p. Luigi Galvani, missionario camilliano, l’incontro di Taiwan ha offerto ai vari rappresentanti dell’Ordine l’opportunità di conoscere il lavoro missionario compiuto dai loro confratelli in 66 anni di presenza nel paese. Numerose sono le opere realizzate, tra cui l’ospedale St. Mary’s di Luodong, con più di 600 posti letti, tre case di riposo per anziani, un centro per 150 disabili mentali, una scuola per infermiere con più di tre mila studenti, un centro giovanile di danza, il servizio pastorale in una decina di parrocchie della montagna tra gli aborigeni.
Durante i cinque giorni di incontro, i partecipanti hanno ricevuto la visita dell’Arcivescovo di Taipei, Mons. John Hung, il quale ha espresso al Superiore generale, p. Leo Pessini, l’apprezzamento e la riconoscenza della diocesi per il significativo impegno missionario dei Camilliani. I vostri missionari - ha detto l’Arcivescovo - sono stati uomini coraggiosi e innamorati del carisma del Fondatore lasciando veramente segni concreti di carità nel nostro paese. Molto significativa anche la visita del Vice Presidente di Taiwan, on. Francis Chen, in occasione della posa della prima pietra di un nuovo centro per malati di Alzaimer a Luodong, il quale ha espresso ammirazione per l’impegno sociale, caritativo e apostolico reso dei missionari Camilliani a Taiwan.
Nei giorni precedenti l’incontro, particolarmente partecipato è stato l’estremo saluto dato dai Superiori maggiori dell’Ordine, con la presenza del Vice Presidente di Taiwan, Francis Chen, ad uno dei primi missionari italiani, padre Antonio Didonè, spentosi proprio in quei giorni. P. Antonio era medico pediatra, missionario a Taiwan per 58 anni. Migliaia sono stati i bambini da lui curati. Come direttore dell’ospedale per quasi trent’anni, a lui si deve il grande sviluppo del St. Mary, che da piccolo ospedale di 20 posti letto, trovato nel 1952 quando i Camilliani vi giunsero espulsi dalla grande Cina, ora può ospitare più di 600 malati.
Al termine del loro incontro, i Superiori maggiori dell’Ordine Camilliano hanno espresso gioia e lode al Signore per i loro confratelli di Taiwan ricevendo, al tempo stesso, stimoli di nuovo entusiasmo missionario da portare nei loro paesi. (LG/SL) (Agenzia Fides 27/6/2018)


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