AMERICA/BRASILE - Mons. Lisboa de Oliveira: “Il Sinodo dell'Amazzonia deve condurre a un'evangelizzazione più efficace e diretta”

sabato, 5 maggio 2018 amazzonia   evangelizzazione   indigeni   sinodo dei vescovi  

Mons. José Ionilton Lisboa de Oliveira, vescovo della Prelatura di Itacoatiara

Itacoatiara (Agenzia Fides) - “Sto ancora imparando a conoscere questa realtà", riconosce all'Agenzia Fides Mons. José Ionilton Lisboa de Oliveira, vescovo della Prelatura di Itacoatiara, nell'Amazzonia brasiliana, dove è arrivato lo scorso luglio. Qui siamo in un'area che ha sempre rappresentato una sfida sul piano dell’evangelizzazione”, dice, commentando l'importanza del Sinodo dei Vescovi della Pan-Amazzonia, che si terrà a Roma nell'ottobre 2019.
Il Sinodo, secondo il vescovo recentemente nominato vicepresidente della Commissione pastorale della Terra, “è un'opportunità per noi come Chiesa nel mondo, per capire questa realtà presente nella Chiesa dell'Amazzonia e per fare che la nostra azione evangelizzatrice qui, posa servire come riferimento”.
Inoltre, il prelato afferma che con il Sinodo "a partire dalla nostra realtà, saremo in grado di aiutare a capire che dobbiamo cercare alternative, in modo che la nostra evangelizzazione sia più efficace, più diretta, più vicina alle persone che hanno sempre vissuto qui e hanno bisogno della nostra presenza solidale, del nostro sostegno, perché siano rispettati i popoli originari e le loro culture”.
Mons. Ionilton ha anche commentato a Fides i problemi della celebrazione eucaristica in molte comunità dell'Amazzonia, - tema esposto a Papa Francesco da Mons. Kräutler, vescovo emerito della Prelatura di Xingu nell'aprile 2014 -. L'Eucaristia "in molte comunità qui è quasi qualcosa di straordinario, un’Eucaristia all'anno, massimo due o tre". Quindi, seguendo l'idea di Mons. Kräutler, che fa parte del Consiglio Presinodale – aggiunge - "come Chiesa dovremo riflettere per rendere possibile a tutte le comunità l’accesso alla celebrazione eucaristica allo stesso modo in cui oggi hanno accesso alla celebrazione della Parola”. Ma “cosa fare per poter avere ministri che rendono l'Eucaristia più vicina alle comunità?”, si chiede il vescovo. La realtà è che “ci sono comunità ma spesso i pastori vanno solo di volta in volta”. In questo modo, “la comunità non segue un filo conduttore, e questo facilita l'arrivo di ogni tipo di pensiero, non sempre religioso. E la comunità resta senza qualcuno che la guidi”. Un problema che non si verifica solo in Amazzonia ma anche in altre regioni del Brasile e del mondo.
Il vescovo di Itacoatiara, spiega a Fides che un altro problema che deve essere affrontato è “la difesa dell'Amazzonia”. Nel caso del Brasile, il prelato denuncia “i tentativi fatti dal governo attuale di provare a vendere l'Amazzonia, le sue ricchezze”, come si può notare dai progetti che puntano a “vendere l'acqua, la ricchezza mineraria, o a prendere le poche terre che sono ancora in possesso degli indigeni”.
Alla luce di questo, mons. Ionilton non dubita che “una posizione presa come Chiesa in difesa dell'Amazzonia, della foresta, dell'acqua e dei popoli nativi, farà sicuramente parte delle linee guida che verranno date dal Sinodo, per offrire un orientamento sicuro in modo che noi, come Chiesa dell'Amazzonia, abbiamo una posizione comune in tutte le diocesi, prelature, parrocchie e comunità”.
La prelatura territoriale di Itacoatiara è suffraganea dell'Arcidiocesi di Manaus. Comprende una parte dello stato brasiliano di Amazonas. Fu eretta il 13 luglio 1963 con la bolla “Ad Christi divini” di Papa Paolo VI. Ha una superficie di 58,424 km e il suo territorio è diviso in 13 parrocchie. La popolazione totale è di 176.900 persone, di cui 139.700 sono cattolici. (LMM/LG) (Agencia Fides 05/05/2018)


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