AFRICA - La Chiesa africana e la sfida della sicurezza dei suoi pastori

mercoledì, 25 aprile 2018

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Kara (Agenzia Fides) – L’attività pastorale della Chiesa è sempre più minata in Africa dalla mancanza di sicurezza. Dalla Costa d’Avorio alla Nigeria, al Congo Kinshasa, ecc. i sacerdoti vengono assassinati da bande armate (vedi Fides 12/4/2018).
“Si tratta di un fenomeno che sta diventando sempre più ricorrente e inquietante. Una realtà drammatica che sfida e invita ad agire sia a livello ecclesiale che governativo”, ha commentato a Fides padre Donald Zagore, sacerdote della Società Missioni Africane in Togo. “È necessario un dialogo serio e costruttivo tra i dirigenti della Chiesa e i governi per prendere le misure necessarie per proteggere gli operatori pastorali nell’esercizio della loro missione” ha aggiunto il missionario.
Parlando dell’attività missionaria p. Donald dice: “una cosa è certa, la Chiesa non rinuncerà mai alla sua attività missionaria, anche a costo della vita dei suoi pastori, poiché come dice il suo Maestro Gesù Cristo: ‘Non c'è amore più grande che dare la vita per coloro che amiamo’ (Gv 15:13). Ecco perché ‘il buon pastore dà la vita per le sue pecore’ (Gv 10:13). Tuttavia, la chiesa deve anche lavorare in ambienti sani e sereni per essere più fattiva.”
“Spetta ai governi politici dei nostri paesi africani lavorare seriamente per garantire che la sicurezza di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, culturale o religiosa, sia una realtà effettiva. Viviamo in un'Africa che ha davvero bisogno di risolvere la sfida della sicurezza”, continua Zagore.
“La riduzione dei conflitti armati, il disarmo delle milizie, l’effettiva attuazione di programmi per l’integrazione sociale delle milizie armate, la riduzione della disoccupazione, l’istituzione di un sistema educativo e scolastico che sono fonte di un futuro migliore per i nostri giovani, rimangono sfide importanti da superare per vincere la lotta per la sicurezza nel nostro continente.
La Chiesa d’Africa non deve rimanere ai margini ma deve essere sempre più visibile e percettibile. Per questo rimane inevitabile una collaborazione efficace con i governi dei nostri diversi paesi”, conclude p. Donald.
(DZ/AP) (25/4/2018 Agenzia Fides)


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