AMERICA/BRASILE - Vita consacrata: “forza essenziale della presenza della Chiesa in Amazzonia”

martedì, 24 aprile 2018

foto Luis Miguel Modino

Incontro sulla missionarietà pan-amazzonica nella prospettiva dell'ecologia integrale

Tabatinga (Agenzia Fides) – “L'Amazzonia è uno spazio in cui la vita religiosa dell'America Latina realizza gran parte della sua vocazione missionaria” ha detto all’Agenzia Fides suor Luz Marina Valencia, STJ, Segretario esecutivo della Conferenza dei religiosi e delle religiose dell’America latina e dei Caraibi (CLAR). A Tabatinga, una città nell'estremità occidentale dello stato di Amazonas, in Brasile, si tiene l'incontro delle Congregazioni religiose con progetti in prospettiva amazzonica, che si è aperto il 20 aprile e si chiude oggi, 24 aprile. Circa novanta partecipanti, tra religiosi e religiose, insieme ad alcuni laici e sacerdoti diocesani che svolgono il loro lavoro missionario in vari paesi dell'Amazzonia, stanno riflettendo sul tema "La missionarietà pan-amazzonica nella prospettiva dell'ecologia integrale".
L'incontro, organizzato dalla CLAR e dalla Rete ecclesiale pan-amazzonica (REPAM), si svolge in un punto strategico, poiché la città brasiliana si trova al confine con Perù e Colombia, e si può affermare che in questo caso non c'è alcuna divisione tra i due paesi.
“Molte congregazioni religiose guardano all'Amazzonia come ad una sfida" continua la Segretaria esecutiva della CLAR. Essere in Amazzonia è rispondere ai carismi delle congregazioni, "perché quasi tutti i nostri fondatori hanno creato congregazioni per rispondere alle urgenti necessità della Chiesa, e in questo momento l'Amazzonia è un'urgenza non solo per la Chiesa, ma per la società, per il mondo intero, per ciò che viene minacciato e per l'attenzione ai popoli indigeni" conclude suor Luz Marina.
L'importanza della vita religiosa in Amazzonia è stata sottolineata anche da Mauricio López, Segretario esecutivo della REPAM, che ha dichiarato a Fides che senza di essa "la presenza di questo progetto del Regno liberatore non sarebbe possibile. in questa realtà". Per López "se la vita religiosa non fosse presente come lo è in Amazzonia, la REPAM non esisterebbe", riconoscendo che "certamente i popoli, nella loro dinamica di vita, sono espressione del Regno, ma l'accompagnamento della Chiesa si realizza fondamentalmente attraverso la vita religiosa". In questo senso, Lopez insiste che al momento "di accompagnare la realtà panamazzonica, la forza essenziale di tale presenza risiede nella vita consacrata".
Infatti tra CLAR e REPAM "c'è una grande sinergia", sottolinea a Fides il rappresentante della CLAR in seno alla REPAM, João Gutemberg, Fratello Marista: "CLAR e REPAM sono simili, una è nell'altra, entrambe cercano la connessione della vita religiosa in Panamazonia e questo lavoro è anche una testimonianza di vita". Pertanto "più è connessa la missione, istituzionale e personale, fatta attraverso persone impegnate che cercano nuove strade, più si aggiungerà energia per il bene comune" conclude Gutemberg. (LMM) (Agenzia Fides 24/04/2018)

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