AMERICA/NICARAGUA - Il Vescovo Baez: un canale tv cattolico censurato, attacco alla libertà di stampa

sabato, 21 aprile 2018 politica   mass-media   chiese locali   violenza   società   società civile   comunicazioni sociali  
Il Vescovo Baez: un canale tv cattolico censurato, attacco alla libertà di stampa

Il Vescovo Baez: un canale tv cattolico censurato, attacco alla libertà di stampa

Managua (Agenzia Fides) - "Bisogna segnalare e condannare la censura da parte del governo sul Cannale 51, canale tv cattolico della Conferenza episcopale del Nicaragua, e di altri canali: è un serio attacco alla libertà di stampa e di espressione", scrive Mons. Baez all'Agenzia Fides, facendo riferimento alla difficile situazione in cui versa Nicaragua, dove una imponente protesta popolare sta sommuovendo l'intera nazione.
Il 19 aprile, quando la situazione si è presentata molto tesa, il presidente Ortega ha ordinato un oscuramento delle trasmissioni di 5 canali tv che trasmettono via cavo. Come riferiscono a Fides fonti locali, l'esecutivo ha cercato di bloccare la copertura informativa dei mass media indipendenti che seguivano le proteste dei cittadini contro la riforma dell'Istituto di sicurezza sociale del Nicaragua (INSS). Il governo ha ordinato di bloccare i media televisivi Noticias al 100%, Canale 12, Canale 23, Telenorte e Canale 51, quest’ultimo della Conferenza episcopale cattolica.
Il direttore del canale Noticias al 100%, Miguel Mora, ha descritto come un "grave errore" la censura subita da diversi canali televisivi via cavo, incluso il suo, quando il loro segnale è stato bloccato all'improvviso, senza motivo. "Ufficialmente non è stato detto nulla (per bloccare le nostre trasmissioni), ma in via ufficiosa ci è stato chiesto che in vista dell'atmosfera di scontri e proteste non dovevamo trasmettere notizie”, ha riferito a Fides.
La società che fornisce il servizio di trasmissione via cavo ha poi comunicato ad alcuni direttori di questi media che ci sono stati difetti tecnici nella rete ed è per questo che il segnale del canale è stato sospeso. Per gli osservatori, è chiaro il messaggio di censura lanciato dall'esecutivo. Dopo una intera giornata, solo ieri, 20 aprile, il servizio è stato ripristinato completamente. Ma la tensione resta alta. (CE) (Agenzia Fides 21/4/2018)



Condividi:
politica


mass-media


chiese locali


violenza


società


società civile


comunicazioni sociali