ASIA/FILIPPINE - La Chiesa a Duterte: è giusto accogliere i rifugiati musulmani Rohingya

sabato, 14 aprile 2018 rifugiati   politica internazionale   politica   giustizia   vescovi  

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Manila (Agenzia Fides) - Il presidente Rodrigo Duterte ha offerto ai rifugiati musulmani Rohingya asilo nelle Filippine. Di fronte a questa possibilità, la Chiesa cattolica approva il gesto, sperando che l'idea si concretizzi. Il Vescovo ausiliare di Manila, Broderick Pabillo, ha detto che "i rifugiati continuano a soffrire in una situazione terribile", auspicando che quella del Presidente "non sia solo una trovata pubblicitaria". Secondo il Vescovo, se Duterte è realmente preoccupato per i rifugiati, "dovrebbe esercitare la sua influenza sul Myanmar perchè si fermi la repressione dell'esercito contro i Rohingya". Duterte dovrebbe anche chiedere agli altri paesi membri dell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN) di "fare pressione insieme su Myanmar".
In Myanmar è stato di recente eletto dal Parlamento il nuovo presidente del paese. Si tratta di Win Myint, ex presidente della Camera bassa e militante nella "Lega nazionale per la democrazia" della leader Aung San Suu Kyi sin dalla fondazione del partito nel 1988. Amnesty International, ha invitato le autorità politiche a "cogliere l'opportunità per porre fine alla discriminazione dei Rohingya e per garantire che gli autori delle violazioni dei diritti umani siano chiamati a risponderne". Secondo Amnesty, verso i Rohingya "è stata lanciata una una campagna di pulizia etnica che ha visto anche compiersi crimini contro l'umanità.
Duterte, il 5 aprile, aveva parlato di "genocidio in corso in Myanmar", affermando di essere disposto ad accogliere i rifugiati nel paese. E aveva criticato la comunità internazionale per la sua incapacità di risolvere la crisi dei Rohingya. Tuttavia nel gennaio scorso Duterte aveva consigliato alla leader birmana Aung San Suu Kyi di ignorare le critiche delle organizzazioni per i diritti umani per il suo silenzio sulla questione. (PA) (Agenzia Fides 14/4/2018)



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