AMERICA/VENEZUELA - Appello della Chiesa: è responsabilità comune la tutela ambientale dell’Amazzonia

martedì, 10 aprile 2018

Caracas (Agenzia Fides) – "Amazzonia venezuelana: le grida della terra e dei popoli esigono risposte" è il titolo della dichiarazione pubblicata dal Comitato centrale della Rete ecclesiale Pan Amazzonica (REPAM), a nome della Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV), di fronte alla distruzione ambientale dell'Amazzonia venezuelana. "Sappiamo che è una situazione che interessa l'intera Amazzonia – afferma il testo della dichiarazione, pervenuto all'Agenzia Fides - e per questo, come organizzazione che comprende tutti i paesi dell’Amazzonia, vogliamo presentare alla società e a tutti coloro che consideriamo essere Chiesa, le preoccupazioni e gli appelli alla responsabilità comune, che tali situazioni richiedono".
Questa chiamata alla società civile e alle istituzioni si propone di dare voce ai popoli indigeni, che sono colpiti dall’incremento dell’attività mineraria, dall’inosservanza delle condizioni minime di estrazione mineraria e dal saccheggio delle risorse naturali in Amazzonia, un territorio che copre nove paesi dell'America latina (vedi Fides 20/1/2018 e 23/02/2018).
Mons. José Ángel Divasson, Presidente di REPAM Venezuela, presentando l'appello, ha spiegato che questo problema socio-ambientale è solo uno dei tanti che attualmente soffrono le comunità indigene, e ha espresso il suo "dolore nel vedere le persone che muoiono per l’avvelenamento dell’acqua, contaminata dal mercurio". Ha evidenziato anche come l’estrazione mineraria non possa essere la soluzione ai problemi economici del Venezuela. Da parte sua, il geografo Hector Escandel, coordinatore di REPAM nella comunità di Puerto Ayacucho, capitale dello stato di Amazonas (Venezuela), ha definito le azioni di sfruttamento minerario come parte di un "modello di sviluppo predatorio" che colpisce il paese e che non dà la priorità a un'economia che genera benessere, ma povertà ed esclusione.
L’appello - sostenuto dal Consiglio Nazionale dei Laici del Venezuela (CONALAI), dall'Associazione Venezuelana di Educazione Cattolica (AVEC) e da Caritas Venezuela -, ricorda come davanti a questa situazione "la Chiesa ha preso da anni posizioni precise, finalizzate alla presa di coscienza della gravità dei problemi e delle loro considerevoli conseguenze, proponendo soluzioni basate sul rispetto e sull’eguaglianza".
Citando "Laudato Sì", l’enciclica di Papa Francisco, definita "strumento illuminante e stimolante, che è diventato un punto di riferimento per tutti" e la recente Esortazione pastorale del CELAM dal titolo "Discepoli Missionari, Custodi della creazione" (vedi Fides 07/03/2018), l’appello ricorda che tutti siamo chiamati a "essere custodi di questa casa comune, a prendercene cura, a difenderla per le future generazioni", rinnovando l’impegno "verso i popoli che abitano queste terre a portare loro la Buona Novella di Gesù Cristo, Salvatore mandato da nostro Padre Dio, perché il suo regno di giustizia, amore e pace diventi realtà nel nostro mondo". (LG) (Agencia Fides 10/04/2018)

Cáritas Venezuela

presentazione nella sede della CEV

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